In Comunicati, Politica Economica

L'Istat registra una crescita dei consumi del +1,7% sull'anno.

Un dato senza dubbio positivo, che però non rappresenta ancora una ancora di stabilità per il futuro.

Per comprendere come tale andamento sia ancora troppo accennato per poter inneggiare alla ripresa basta pensare che solo nel triennio 201-2013-2014  i consumi hanno subito una contrazione pari al

-10,7% (-78 miliardi di Euro).

La diminuzione, specialmente in relazione ad alcuni settori vitali, risulta ancora più impressionante se si estende il confronto al 2008.

La spending review delle famiglie, dal 2008 al 2015, ha raggiunto la cifra complessiva di 3.142 Euro.

"Appare evidente, di fronte ad un fenomeno di tale portata, che l'1,7% rappresenta una ripresa irrisoria, che va alimentata e incoraggiata da azioni determinate del Governo, con opportuni investimenti per la ripresa e per rilanciare il mercato del lavoro." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

 

Nel dettaglio, ecco lo studio sulla contrazione dei consumi in percentuale e in termini economici:

 

 

Contrazioni quantitative

Dal 2008 al 2015

Euro

Alimentazione

-11,00%

-610

Salute

-28,80%

-642

Abbigliamento e calzature

-26,80%

-672

Arredamento ed elettrodomestici

-20,10%

-462

Cultura e tempo libero

-14,30%

-326

tot. parziale

 

-2712

Altre voci

 

-430

TOTALE

 

-3142

 

 

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