In Banche e Assicurazioni, Comunicati

Sul sito Consob un comunicato stampa del 10.5.2016 in cui il presidente Vegas dichiara: “mai detto che le vittime delle quattro banche fossero correttamente informate sui rischi ai quali si stavano esponendo acquistando i titoli”. Evidentemente il presidente Vegas, all’incontro annuale con il mercato finanziario, non si è reso conto di quello che diceva, quando il 9 maggio ha letto il discorso che qualcuno deve avergli preparato a sua insaputa se, a pag. 19 vi è riportato che i prospetti emessi da queste banche per collocare le obbligazioni subordinate “hanno dato massima evidenza a tutti i fattori di rischio connessi alla complessità degli strumenti e alla situazione in cui versavano le banche” e che “la Consob ha valorizzato tutte le informazioni in suo possesso”.

   Infatti, se si sostiene  che i prospetti abbiano evidenziato “tutti i fattori di rischio” si sostiene anche, con buona pace della successiva smentita, che i risparmiatori “fossero correttamente informati”, a nulla vale precisare che “a constatazione che i prospetti contenessero le avvertenze sui rischi connessi con l'investimento non significa di per sé che queste stesse informazioni siano state correttamente trasferite dalle banche alla clientela”, giacché verificare tale correttezza era proprio il compito della Consob che, a detta del presidente solo ora si sta attivando, quando (pag. 18 del discorso) “l’ultima emissione destinata ai clienti al dettaglio è avvenuta a ottobre 2013”.

   Una frottola ancor più grossa diffusa dalla Consob tramite la stampa. Infatti, il 10 maggio il Sole24Ore ha pubblicato un articolo, intitolato “Il «bugiardino» trasparente per informare chi investe”, nella cui grafica (a pagina 1 e pagina 7) sono riportati in bella evidenza gli scenari di probabilità, per i quali viene indicata come fonte la Consob. Peccato che la stessa Consob, il 9 maggio 2016, abbia messo in consultazione una raccomandazione (citata da Vegas nel suo discorso) rivolta agli intermediari che distribuiscono i prodotti finanziari, in cui si raccomanda di fornire agli investitori delle informazioni-chiave sul prodotto avvalendosi  di una “scheda-prodotto.   

    Nella consultazione, tra le informazioni chiave da rendere agli investitori tramite la scheda-prodotto, non c’è nessun riferimento agli scenari di probabilità. Al loro posto c’è una fase sibillina in cui si dice che le informazioni sui possibili rendimenti del prodotto dovranno essere articolate “con l’esposizione della relativa struttura di pay-off e con evidenza della misura entro la quale sussiste il rischio di perdita totale o parziale del capitale investito”.

    Nessun cenno quindi alla tabellina con le probabilità che il Sole24Ore, citando fonti Consob, evidentemente poco attendibili, è stato indotto a ritenere che farà parte dei nuovi capisaldi a tutela degli investitori. Piuttosto, a leggere bene il documento posto in consultazione dalla Consob c’è da ritenere che con la sua approvazione verrà abrogata la Comunicazione sugli illiquidi del marzo 2009, che raccomanda di indicare gli scenari nella “scheda-prodotto”.

    Ai risparmiatori servono chiarezza e tutele; al mercato chiarezza e trasparenza; alla Consob serve autorevolezza. Vegas con le sue ambigue capriole, dimostra ancora una volta l’inadeguatezza a ricoprire un ruolo così importante e delicato, che invece di tutelare il pubblico risparmio ed i diritti dei risparmiatori, offende le vittime espropriate dal decreto del Governo 22 novembre 2015, affermando che è colpa loro e della loro ignoranza se quell’esproprio criminale del risparmio ha rovinato 130.000 famiglie di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara, con bond tossici  loro appioppati  con il concorso diretto di quelle autorità ben pagate proprio per prevenire ed evitare crac, dissesti, ed azzeramento del valore delle azioni, come quello subito da 118.000 azionisti della Banca Popolare di Vicenza. 

   Per tutelare il risparmio, la Consob avrebbe il dovere di ripristinare gli “Scenari Probabilistici”, inopinatamente abrogati nel 2011 proprio dal presidente Vegas, unica garanzia contrattuale nel delicato settore dei prodotti finanziari, che offre al risparmiatore-sottoscrittore,  quali siano le possibilità di guadagno o di perdita del proprio investimento, che banche e banchieri  vedono come fumo negli occhi, per poter continuare indisturbate e con il consenso dei vigilanti a turlupinare indisturbate le famiglie, bruciando il risparmio di una vita di lavoro.

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