Si è sollevata una forte attenzione sulla questione della "tassa" sull'aria condizionata.
I cittadini, già esasperati dalla situazione di grave difficoltà in cui si trovano, sono rimasti indignati di fronte a tale misura.
Una misura che, seppur volta a nobili fini, da noi sempre condivisi, come il rispetto e la preservazione dell'ambiente, si configura come una vera e propria batosta sulle spalle dei cittadini.
Bisogna tenere presente, infatti, che l'impianto di climatizzazione caldo/freddo sempre più spesso sostituisce il classico impianto di riscaldamento, quindi, in prospettiva, tale misura avrà un impatto crescente.
Già oggi sono molte le famiglie direttamente interessate (basta avere climatizzatori con potenza oltre 12kw).
In maniera indiretta, invece, saranno coinvolte tutte le famiglie: ristornati, pub, esercizi commerciali, supermercati, uffici, ma anche ospedali, case di cura, stazioni, aeroporti, tutte le attività ed i locali che hanno un impianto di condizionamento finiranno per scaricare sui cittadini le maggiori spese a cui saranno sottoposti.
Le ricadute saranno di circa 180 Euro a famiglia.
È evidente, quindi, che tale norma va soppressa. Federconsumatori e Adusbef sono determinate nel mettere in atto ogni iniziativa utile a far sì che questo ennesimo onere a carico dei cittadini venga eliminato.
Anche perché vi sono priorità ben più urgenti in direzione della tutela ambientale: basterebbe avviare nuovi ecoincentivi a tutto campo, non solo per i condizionatori, ma anche per le auto, per gli elettrodomestici, ecc. Una misura che avrebbe il doppio vantaggio di far bene all'ambiente e di rimettere in moto un mercato interno fermo al palo da molto tempo.