Le audizioni di Banca d’Italia e Consob in sede di Commissione Parlamentare di inchiesta sulle banche testimoniano quanto da noi più volte denunciato rispetto alle pesanti responsabilità ed inefficacia, sia nell’azione di vigilanza e, soprattutto per Consob, in quella di intervento a tutela dei risparmiatori.
Consob, il cui attuale Presidente ha, tra l’altro, la grave responsabilità di aver eliminato gli scenari probabilistici dal prospetto informativo destinato ai risparmiatori, impedendo così di comprendere in maniera chiara e semplice il grado di rischiosità dei titoli che ci si accinge ad acquistare.
Dalle audizioni emerge con tutta evidenza una colpevole carenza informativa tra le massime istituzioni di tutela dei risparmiatori e degli investitori e, ancora di più, sulle misure che si prospettano e andranno adottate.
Perciò è necessario che la Commissione, pur nella ristrettezza dei tempi, accerti rapidamente tutte le responsabilità e, ove emergono, segnali alle Autorità giudiziarie competenti le eventuali violazioni di legge che caratterizzano le vicende delle banche.
Infatti, non basta solo indagare e punire con fermezza i responsabili delle banche, ma è necessario operare con uguale determinazione verso i controllori. Ne va di mezzo il prestigio delle Istituzioni ed il fondamentale principio costituzionale che “La legge è uguale per tutti” e che non si può fermare sull’uscio dei palazzi del potere finanziario e bancario. Così come un segnale chiaro deve venire dalle Istituzioni a partire da Governo e Parlamento, che non possono occuparsi solo di scegliere chi deve guidare le Autorità di controllo, ma, nel rispetto delle procedure e delle autonomie, devono determinare una profonda e trasparente discontinuità nel loro operato. Si tratta di un passo fondamentale al fine di riaffermare la credibilità del sistema bancario italiano e la stessa autorevolezza del Paese nel contesto europeo e mondiale.