L'Istat rileva, a settembre, un calo delle vendite al dettaglio.
La flessione registrata risulta pari al -0,1% rispetto al mese precedente.
Un dato a nostro avviso più che prevedibile, che rispecchia bene la situazione di stallo in cui si trova la nostra economia.
Tale andamento si confermerà anche nel periodo natalizio, che quest'anno trascorrerà all'insegna della sobrietà e della prudenza.
Al di là degli effetti, inevitabili, dovuti alla tensione ed al clima di paura che si respira soprattutto nelle grandi città, infatti, permane una situazione di profonda crisi.
La mancanza di occupazione e di prospettive sono un elemento che incide in maniera determinante sull'andamento della domanda interna. Domanda che, tra l'altro, a un mese preciso da Natale, già risente del minore afflusso turistico nel nostro Paese.
Al di là della complessa situazione di questi giorni, è indispensabile agire con determinazione per una vera, duratura e strutturale crescita dell'occupazione.
È il lavoro la vera risposta alla crisi della domanda interna (e della produzione) con cui il nostro Paese è alle prese ormai da anni.
"I dati odierni dimostrano come non ci si debba lasciar incantare dalle "sirene" che incitano all'ottimismo. Le criticità permangono e vanno affrontate." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Per questo chiediamo nuovamente al Governo di avviare con urgenza un piano straordinario per il lavoro che punti sulla ripresa degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca; sulla realizzazione di infrastrutture soprattutto al Sud e sulla messa in sicurezza dell'edilizia scolastica.
Sono questi i provvedimenti che vogliamo leggere nella versione definitiva della Legge di Stabilità.
Niente in contrario con i contributi per i diciottenni, ma ricordiamo al Governo di pensare anche ai pensionati al minimo e ai giovani disoccupati, magari con una famiglia da mantenere.