Le stime di Confcommercio sull'andamento dei consumi lasciano intravedere scenari drammatici per le famiglie e per l'intera economia.
Per ritornare ai livelli dei consumi pre-crisi bisogna attendere 11 anni.
Altri 11 anni di rinunce e di stenti per le famiglie. E altri 11 anni di crisi e di recessione per l'intera economia.
Una prospettiva inaccettabile da tutti i punti di vista, che purtroppo conferma le nostre previsioni in proposito.
Da anni, infatti, segnaliamo la grave crisi dei consumi: solo nel biennio 2012-2013, secondo le stime dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la contrazione è stata pari al -8,1%, con una riduzione della spesa da parte di ogni famiglia di circa 2.320 Euro annui.
In tal modo non si fa altro che alimentare il deleterio circolo vizioso in cui la nostra economia si trova da anni: la contrazione del potere di acquisto alimenta il calo dei consumi che, a sua volta, comporta l'aggravarsi della situazione di crisi di imprese ed esercizi commerciali, incidendo negativamente sull'andamento occupazionale ed incrementando, così, un'ulteriore caduta della capacità di acquisto.
"Per contrastare questa drammatica involuzione e scongiurare le prospettive più drammatiche è indispensabile uno sforzo straordinario del Governo." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Bisogna rimettere in moto la domanda di mercato: estendendo le misure di sostegno a pensionati, incapienti e famiglie numerose, da subito.
Inoltre è necessario avviare immediatamente un piano straordinario per il lavoro, specialmente per i giovani, che richiede lo stanziamento di congrue risorse da destinare principalmente a:
– investimenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico;
– l'avvio di un piano strategico per lo sviluppo del turismo;
– la modernizzazione e la creazione di infrastrutture soprattutto al Sud;
– la messa in sicurezza dell'edilizia scolastica.