Sono stati appena pubblicati dall’Istat i dati relativi al commercio al dettaglio nel 2019, che crescono del +0,8%, in accelerazione rispetto all’anno precedente.
Risultano in flessione, però, per il terzo anno consecutivo, le vendite nei piccoli negozi, incrementando una crisi che si fa sempre più profonda.
Aumentano significativamente, invece, le vendite online, che segnano una crescita del +18,4%.
Da notare anche che, riporta l’Istat: “Tra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare della grande distribuzione, sono ancora i Discount a registrare la variazione più rilevante (+4,5%).”
Un dato che fa emergere chiaramente la tendenza al risparmio, la “caccia all’occasione”, sintomo di una attenzione ancora spiccata delle famiglie alla riduzione del proprio budget. Da una ricerca della Federconsumatori emerge infatti che, la forbice esistente tra il costo della spesa presso un discount ed un supermercato ammonta a circa il 29,7%.
Nel complesso il dato sulle vendite nel 2019 accenna segnali positivi, ma ancora timidi, che confermano la situazione instabile in cui versa la nostra economia. Se da una parte le famiglie hanno accolto con sollievo la notizia dei benefici che giungeranno dal taglio del cuneo fiscale, i dati ancora altalenanti e contenuti sull’andamento economico del nostro Paese dimostrano che è ancora lunga la strada che porta alla ripresa.
“È evidente che bisogna fare di più e presto. Il primo passo per gettare le basi stabili per la crescita è dare nuovo slancio all’occupazione e, per questa via, alla domanda interna.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori. Per fare ciò è urgente stanziare gli opportuni investimenti per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione.