I dati dell'Istat sull'andamento delle vendite al dettaglio rispecchiano esattamente la situazione che denunciamo da mesi. Le vendite sono praticamente ferme, dopo un lieve accenno di rialzo si sono di nuovo arrestate sullo 0,1% rispetto al mese precedente. Addirittura rispetto allo scorso anno registrano un calo del -0,5%.
Dati timidi e incerti, che testimoniano come la ripresa sia lontana e abbia ancora bisogno di interventi mirati da parte del Governo.
C'è bisogno di uno slancio deciso in direzione della crescita e dello sviluppo. Da troppo tempo, nonostante gli annunci e gli eccessivi ottimismi, siamo ancora fermi al punto di partenza.
"Questo è il momento in cui il Governo deve aprire gli occhi e agire con responsabilità, mettendo in atto ciò che invochiamo da tempo: un Piano Straordinario per il Lavoro." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
È urgente e indispensabile capire che il lavoro è il vero problema del Paese.
Lavoro che deve essere rilanciato attraverso un piano che punti su:
– lo sviluppo tecnologico e la ricerca;
– la realizzazione di opere di messa in sicurezza di scuole e ospedali;
– la modernizzazione di infrastrutture, reti e trasporti;
– l'avvio di un programma per lo sviluppo e la valorizzazione dell'offerta turistica nel nostro Paese.
Il rilancio dell'occupazione consentirebbe una redistribuzione dei redditi ed una ripresa della domanda interna in grado di dare nuove prospettive alla nostra economia.
Secondo uno studio dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ipotizzando un tasso di disoccupazione al 6% (tasso ante-crisi, seppure ancora elevato), rispetto ad oggi la capacità di acquisto delle famiglie aumenterebbe di circa +40 miliardi di Euro l'anno.
È evidente, quindi, che dare vere risposte in termini occupazionali significa gettare i presupposti per una ripresa strutturale e del nostro sistema economico.