L’Istat ha appena pubblicato i dati relativi al commercio a dettaglio nel mese di gennaio: per le vendite al dettaglio si stima una variazione nulla in valore e un impercettibile incremento (+0,1%) in termini di volume rispetto a dicembre 2019, mentre su base tendenziale l’aumento è del +1,4% in valore e del +1,3% in volume. Da segnalare l’aumento, già registrato nelle precedenti rilevazioni, del commercio elettronico, che fa registrare una crescita del +15,8% su base tendenziale e che si conferma una modalità di acquisto sempre più popolare tra gli utenti.
Ancora una volta però risultano in flessione (-0,2%) le vendite dei piccoli negozi: si tratta di un segnale particolarmente allarmante, che dimostra come la crisi dei piccoli esercizi, purtroppo, non sia in via di risoluzione.
“I segnali positivi sono ancora troppo timidi e confermano una condizione di instabilità della nostra economia. I dati sono altalenanti e subiscono variazioni, anche significative, con grande facilità: si tratta di un andamento che dimostra che la strada per una ripresa stabile, purtroppo, è ancora lunga” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.
Inoltre l’intero sistema economico e produttivo inizia a fare i conti con la diffusione del coronavirus e quindi a pagare le conseguenze di questa grave situazione. In un momento tanto difficile per il Paese Governo e parti sociali devono impegnarsi in uno sforzo congiunto per superare questa fase, limitando le ripercussioni sul piano produttivo e occupazionale. Oltre al rispetto delle misure di contenimento del rischio sanitario, è fondamentale mettere in atto forme di sostegno al sistema economico, attraverso un rilancio degli investimenti per ricerca, sviluppo e innovazione.