I dati diffusi dall’Istat sull’andamento delle vendite nei primi undici mesi del 2013 confermano le preoccupazioni e gli allarmi che solleviamo da tempo.
Il potere di acquisto delle famiglie in caduta libera continua a riportare effetti deleteri sull’intero sistema economico: dalla caduta dei consumi all’aumento di disoccupazione e cassa integrazione.
Dati ancora sottostimati rispetto a quanto rilevato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori che, dopo la caduta dei consumi del -4,7% nel 2012 e quella del -3,4% nel 2013, prevede nel 2014 un’ulteriore frenata del -1,1%.
Nell’ultimo triennio, così, la contrazione dei consumi delle famiglie toccherà quota -9,2%.
Una diminuzione impressionante, che equivale ad una caduta della spesa di queste ultime di circa 65,4 miliardi di Euro.
Una contrazione che, come denunciamo instancabilmente da anni, seguiterà ad alimentare quella pericolosa spirale depressiva che affligge la nostra economia da tempo.
“Non ci sono più scuse per rimandare un intervento mirato al rilancio immediato del potere di acquisto delle famiglie e dell’occupazione, in particolar modo quella giovanile.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Bisogna vincolare a tale scopo tutti i ricavi derivanti da tagli a sprechi, inefficienze e privilegi, nonché quelli scaturiti da una seria e attenta lotta alla evasione fiscale, soprattutto alla luce dei dati gravissimi diffusi ieri dalla Guardia di Finanza.
In tal senso ci aspettiamo un’intensificazione dei controlli ed una chiusura rapida dell’accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati illegittimamente, che in nessun modo dovrà assumere le sfumature di un condono.