I dati diffusi oggi dall’Istat rivelano una situazione allarmante, che purtroppo continuiamo a sottolineare da mesi.
I bilanci delle famiglie italiane sono messi a dura prova dalla continua erosione dei redditi dovuta alla crescita dei prezzi: a marzo abbiamo denunciato come la spesa sia aumentata più del reddito, determinando un forte impoverimento delle famiglie.
Nel dettaglio, dal 2013 al 2018 (effettuando una stima relativa all’anno in corso), abbiamo registrato una crescita del reddito medio del +4,4% (3,8% al netto dell’inflazione), a fronte di un aumento della spesa del +6,4%.
I dati relativi alle spese che si prospettano nel periodo autunnale non fanno altro che confermare questo trend: l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato che, al rientro dalle vacanze, le famiglie dovranno affrontare spese salate per bollette, costi per la scuola, Tari e riscaldamento, per un totale di 1.694,60 Euro.
A ciò si aggiungono i dati sull’andamento altalenante dell’occupazione, la cui crescita marginale è legata solo al lavoro precario.
In un contesto simile non sorprende l’andamento registrato dall’Istat relativamente alle vendite al dettaglio a luglio: -0,1% sul mese e -0,6% sull’anno.
“Questi dati rivelano l’urgenza di intervenire seriamente disponendo gli interventi necessari ad imprimere una svolta radicale al nostro sistema economico, per proiettarlo nuovamente verso una crescita equilibrata e sostenibile. Una svolta che sarà resa possibile del rilancio dell’occupazione di qualità e dalla redistribuzione dei redditi, non certo dalla flat tax e dal fantomatico reddito di cittadinanza.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori Nazionale.