Sono molte le vicende che hanno interessato i buoni fruttiferi postali nell’ultimo periodo: dalla multa dell’AGCM a Poste Italiane per riscontrate anomalie nell’ attività di collocamento e di gestione dei buoni a termine (l’azienda, secondo l’Autorità, ha, infatti, omesso e/o fornito informazioni ingannevoli circa la prescrizione dei titoli emessi), all’interessamento della Corte di Strasburgo per quanto riguarda i buoni postali della serie “Q/P” collocati da Poste Italiane per i quali l’azienda, al termine dei trenta anni di vita dell’investimento, riconosce al risparmiatore un importo inferiore a quanto promesso.
Tutte vicende che hanno posto in luce le criticità dei Buoni Fruttiferi Postali, che stanno minando le certezze dei risparmiatori, convinti di investire i loro risparmi n modo sicuro, trasparente e garantito.
A ciò si aggiunge l’ennesimo rinvio del giudizio che doveva pronunciarsi circa l’ammissibilità della class action promossa da Federconsumatori sui buoni fruttiferi postali della Serie Q, atteso per il 12 luglio.
Con il nuovo rinvio, disposto d’ufficio la discussione della causa è slittata di un anno, precisamente al 22 maggio 2024.
Un’ulteriore attesa per i cittadini che, da anni, attendono di ottenere giustizia e di vedersi riconosciuto il corretto importo dei buoni in loro possesso.
Tempi così dilatati non fanno altro che scoraggiare i risparmiatori coinvolti, compromettendo la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema giudiziario. Anche per questo Federconsumatori si batte da anni per il potenziamento di strumenti preventivi e alternativi per la risoluzione delle controversie, al fine di alleggerire e rendere più tempestivo ed efficiente il sistema giudiziario.
Questo rinvio, inaspettato, non basterà a fermare la class action sui buoni fruttiferi postali: intendiamo portare a termine, con convinzione, tale battaglia, fino a quando non saranno riconosciute le ragioni di chi ha investito i propri risparmi nei buoni fruttiferi oggetto dell’azione promossa.
Invitiamo i cittadini interessati a contattarci tramite i canali dedicati e a visitare il sito www.serieq.it per rimanere aggiornati sugli sviluppi e avere informazioni su eventuali adempimenti da svolgere per il proseguimento della class action.