In Comunicati, Prezzi e Tariffe

Anche nel 2014 si conferma il forte peso delle bollette di bollette di elettricità, gas, acqua e rifiuti, che continua ad incidere in maniera determinante sul potere di acquisto delle famiglie.

Il C.R.E.E.F. – Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione della Federconsumatori, ha rilevato che per l’energia elettrica, il gas, l’acqua  ed i rifiuti la spesa complessiva nel 2014 ammonterà a 2.380 €, il +65,57% rispetto al 2000.

Ben il doppio rispetto all’aumento del tasso di inflazione dal 2000 ad oggi, che risulta pari al +33,2%. Rispetto al 2013 si registra un calo di 104 euro, pari al -4,19%.

"I segnali per l’anno 2015, fanno ben sperare per il settore dell'energia: il forte calo dei consumi energetici ha favorito un'inversione di tendenza, sostenuto dal forte calo del brent di questi ultimi 6 mesi. Non vorremmo, però, che le gravi tensioni internazionali e le speculazioni finanziare facessero la loro parte, annullando il calo previsto." – dichiara Mauro Zanini, Vice presidente della Federconsumatori.

 

Sul versante dell’acqua le previsioni per il 2015 sono di un aumento del +4,8% Se aggiungiamo un ulteriore aumento per la Tari, le prospettive per il prossimo anno non sono positive per le famiglie italiane.

 

Gli aumenti più pesanti nel periodo sopraindicato (2000/2014) si sono registrati nei rifiuti, pari al +324%. Seguono gli incrementi della bolletta dell’acqua (+79%), energia elettrica (+66%) e gas (+49%). L’inversione di tendenza registrata nell’anno in corso rispetto al 2013 è dovuta al calo significativo della bolletta del gas, verificatosi a seguito della riforma varata dall’AEEGSI. Un aumento significativo si è verificato invece sul fronte delle bollette dell’acqua a causa dell’applicazione del metodo tariffario transitorio, inoltre per quanto riguarda la Tari 2014 non includeva, come invece la Tares 2013, la componente servizi indivisibili, assorbita nella nuova Tasi. Stabile invece è rimasta la spesa annua della bolletta elettrica.

 

 

Aumenti delle tariffe (costi medi nazionali per una famiglia tipo)

UTENZA

2000

2013

2014

Aumento in euro 2000-2014

Aumento in % 2014/2000

Energia Elettrica

310,33

515,00

514,00

203,67

66%

Gas

830,67

1329,00

1236,00

405,33

49%

Acqua

190,30

328,00

341,00

150,70

79%

Rifiuti

89,00

312,00

289,00

200,00

324%

 

 

 

 

 

 

TOTALE

1420,30

2484,00

2380,00

959,70

65,57%

 

Indice NIC Istat ad ottobre 2014                                                                                               +33,2%                                                                                               

 

 

 

Elaborazione a cura del C.R.E.E.F. Federconsumatori

 

Note:

Energia elettrica: consumo medio annuo di 2700 kw/h con tariffe costanti sino al 31/12/2014

Gas: consumo medio di 1400 m3 di metano tenendo conto della riforma del gas all’ingrosso e della maggiorazione IVA dal 21 al 22% dal 1/7/2013.

Acqua: consumo medio di 200 m3 annui. Le proiezioni della spesa nel 2014 prevedono un aumento del +3,9%, secondo previsioni dell’Aeegsi 

Rifiuti Tari: Appartamento di mq. 100, con 3 occupanti senza componente servizi indivisibili.

 

 

 

Ecco cosa fare per bollette più basse ed eque.

 

Nel settore del gas:

– dare piena attuazione alla riforma del gas sul mercato all’ingrosso,

– ridurre la pressione fiscale sulle bollette del gas (che attualmente è il doppio rispetto alla media europea) ed abolire la tassa sulla tassa, ovvero l’assoggettamento all’IVA delle imposte erariali e delle addizionali regionali,

– sterilizzare automaticamente l’incremento dell’Iva all’aumento del costo della materia prima

– smetterla di considerare il metano per il riscaldamento come un “bene di lusso”, portando quindi l’Iva al 10% ,

– riforma bonus gas.

 

Nel settore dell’energia elettrica:

– ripulire gli “oneri di sistema” nelle bollette elettriche per le voci impropriamente annoverate tra le fonti rinnovabili e sgravare dalle bollette domestiche gli incentivi sulle imprese energivore,

– modificare il meccanismo di sostegno a queste ultime trasferendo gli incentivi sulla fiscalità generale,

– esentare dall’imposizione dell’IVA i diversi contributi ed incentivi annoverati tra gli oneri di sistema,

– riformare, rendendola più equa e trasparente, la bolletta elettrica, mantendo una progressività (anche se meno marcata) rispetto all’attuale struttura per incentivare il risparmio energetico

– riformare radicalmente il bonus energia.

 

Nel settore idrico:


–  prevedere piani tariffari di distretti territoriali o regionali sostenibili per i bilanci delle famiglie, accompagnati da una qualificazione degli standard di servizio,


– rendere omogenea la tariffa sociale, nell’ambito di un confronto con le Associazioni dei Consumatori e introdurre il bonus idrico.

 

Nel settore dei rifiuti:


–  restituire l’importo dell’Iva ai 17 milioni di cittadini che hanno pagato indebitamente tale imposta sulla Tia 1 e sulla Tia 2

 


–  riformare la Tari per il 2015, disponendo tariffe sociali omogenee, detrazioni  e piani tributari sostenibili per i bilanci delle famiglie e regolamenti, da definire attraverso il confronto con le Associazioni dei Consumatori.  

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