Accogliamo con favore la notizia dell’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio al Senato sui rimborsi agli utenti che abbiano ricevuto bollette 'pazze' per le forniture di energia elettrica, gas, acqua, telefonia, servizi televisivi e internet. Il testo, oltre alla restituzione degli importi indebitamente pagati, prevede anche un ulteriore indennizzo, calcolato sul totale dell’importo non dovuto: il rimborso corrisponderà al 10% del totale contestato e comunque sarà non inferiore a 100 euro.
Al momento le indicazioni sui rimborsi sono piuttosto generiche e l’emendamento si limita a precisare che il gestore dovrà restituire la somma tramite storno sulle bollette successive o con un versamento e che la scelta della modalità spetta al cliente. Non è ancora dato sapere quale sia l’iter che l’utente dovrà seguire per presentare la richiesta di rimborso né se, ad esempio, sia prevista la predisposizione di una modulistica ad hoc per questi casi, quindi ci auguriamo che il varo della manovra sia accompagnato da ulteriori e dettagliate istruzioni in proposito, per non generare confusione e disorientamento negli utenti e soprattutto per tutelarne i diritti.