Scatta da sabato l'ennesimo aumento delle accise sulla benzina di 0,24 centesimi al litro.
Considerando l'attuale livello dei prezzi, l'incremento tra accisa e IVA sarà di +0,34 centesimi.
"Anche se all'apparenza insignificante vorremmo sottolineare che tali aggravi incideranno sulle tasche dei cittadini, ma soprattutto sull'andamento della domanda di mercato già in forte crisi." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Non bisogna dimenticare, infatti, che anche il minimo aumento dei carburanti incide sui prezzi dei beni di largo consumo che, nel nostro Paese, sono trasportati per l'86% su gomma.
Bisogna smetterla, quindi, con l'usanza di fare cassa rincarando le accise dei carburanti facendo finta di non sapere che, tale pratica, è in grado di incidere negativamente sui consumi e, quindi, sull'intera economia.
È necessario, anzi, intervenire con urgenza per far sì che i prezzi dei carburanti scendano a livelli accettabili, in linea con le quotazioni internazionali della materia prima.
In tal senso chiediamo un intervento urgente da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per avviare:
– una maggiore e sempre più attenta vigilanza sulla determinazione dei prezzi dei carburanti, con particolare attenzione nei confronti dell’ormai famigerato fenomeno della doppia velocità;
– una seria razionalizzazione e modernizzazione dell’intera filiera petrolifera, anche attraverso l’apertura della vendita presso i grandi centri commerciali e la distribuzione no-logo.