La Commissione Europea ha dato il via libera agli indennizzi ai risparmiatori italiani che hanno perso i loro soldi nelle obbligazioni subordinate e nelle azioni delle due banche venete e delle quattro del Centro Italia finite in risoluzione negli anni passati. Le uniche condizioni da rispettare sono: la definizione chiara dei casi di vendita fraudolenta e l’indicazione da parte del Governo delle precise “ragioni sociali” in grado di motivare l’intervento dello Stato.
Sarà accettato l’indennizzo automatico nei casi più eclatanti, per tutti gli altri sarà necessario avviare una procedura di giudizio di merito.
Una buona notizia per i risparmiatori che, da anni, attendono di rientrare in possesso dei propri risparmi.
“È caduto ora ogni alibi del Governo: mancano all’appello ormai solo i decreti attuativi più volte promessi, ma mai varati!” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
I nuovi sviluppi avvalorano e rendono ancora più forte la richiesta avanzata ieri al Governo, che ribadiremo la mattina de 6 Aprile davanti alle Prefetture di Vicenza, Treviso, Arezzo, Ancona, Ferrara e Udine: è necessario accelerare i tempi, evitando di sfruttare tale vicenda a scopo elettorale facendo coincidere i rimborsi, guarda caso, con il periodo di campagna elettorale per le europee.
Inoltre si rende ancora più necessario disporre i Decreti in modo da prevedere i rimborsi automatici solo per chi ne ha realmente e palesemente diritto, evitando così il possibile innescarsi di procedure di infrazione.