I recenti decreti di salvataggio delle due banche veneto hanno sicuramente evitato un crisi di sistema, ma meritano una valutazione più compiuta che sarà possibile non appena i contorni saranno certi e definiti.
C’è un elemento, però, che vorremmo porre al centro dell’attenzione pubblica e che, al momento, appare completamente ignorato da parte delle istituzioni e dai media: le forti perdite da parte degli azionisti truffati.
Mentre per gli obbligazionisti, attraverso un percorso abbastanza tortuoso, si prevedono le dovute garanzie, potendo accedere al fondo di solidarietà ex art. 6 del d.l. 99/17, gli azionisti truffati, a cui sono state piazzati prodotti senza le necessarie informazioni e spesso sotto il ricatto per poter ottenere mutui e prestiti, rimarranno, invece, in possesso di titoli ed azioni dal valore pari alla carta straccia.
Un nuovo, grave, colpo al sistema finanziario e, più in generale, al sistema del risparmio nel nostro Paese, già minato dagli innumerevoli casi di risparmio tradito che hanno caratterizzato le cronache recenti.
Federconsumatori ha richiesto un incontro urgente al Ministro Padoan, per rivendicare la definizione di misure di ristoro per gli azionisti truffati. Anche loro sono vittime di un sistema di vigilanza disattento ed assente e, anche a loro, il Governo deve dare risposte.