Il decreto attuativo per i rimborsi dei risparmiatori delle quattro banche , anche se dovremo fare una maggiore e più approfondita analisi delle norme ivi contenute, ci lascia francamente insoddisfatti – dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti.
Non condividiamo proprio per nulla, sia la definizione di un tetto a risarcimenti che per loro natura qualora come noi riteniamo fossero a fronte di raggiri e truffe, non può ne deve essere definito e sia l’altra importante questione di collegare gli andamenti conciliativi e di ristoro a parametri di reddito del risparmiatore colpito.
In aggiunta a tutto ciò non ci è piaciuta per nulla l’esposizione del decreto come se i risparmiatori defraudati fossero degli speculatori delle isole Cayman.
Di fronte a tutto ciò non ci resta che chiedere sia la modifica dei due parametri di riferimento sopra esposti assieme all’accelerazione dei percorsi di risarcimento per tutti i risparmiatori.
Come associazioni, che rappresentano migliaia di risparmiatori che ci hanno dato mandato, ribadiamo peraltro di essere già pronti per percorrere ogni strada che dia risposte positive al risparmiatori traditi: sia quella del ristoro conciliativo, sia quella delle vertenze legali a fronte di risposte insoddisfacenti che purtroppo si stanno profilando.
Vogliamo peraltro ricordare che una vicenda come questa non ha solo ricadute sui quei specifici risparmiatori colpiti ma assume una valenza di carattere nazionale su una tematica fondamentale come quella del Risparmio nel nostro Paese oltre quella del depauperamento dei territori colpiti dal dissesto delle quattro banche. Ecco perché ci aspettavamo e ci aspettiamo risposte più convincenti di quelle oggi definite che purtroppo saranno fonte di molti contenziosi e inevitabili cause legali.