Sono moltissime le segnalazioni che stiamo ricevendo in questi giorni relativamente al piano di salvataggio di Cassa di Ferrara, Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti.
La rabbia e la disperazione sono alle stelle. Molti cittadini hanno visto, da un giorno all'altro, dissolversi i risparmi di una vita.
Le banche, infatti, si sono sì "salvate", ma il costo per piccoli azionisti e risparmiatori è stato elevatissimo.
Sono letteralmente andati in fumo i risparmi dei cittadini che, spesso inconsapevolmente, erano stati indotti ad investire su prodotti finanziari, azioni e obbligazioni subordinate ad alto rischio.
Operazioni condotte con metodi del tutto discutibili: addirittura molti cittadini sono stati convinti a convertire i propri conti correnti in obbligazioni subordinate, ritrovandosi oggi con il conto a zero.
Un comportamento inaccettabile che mette in evidenza il grave problema che affligge il sistema bancario nel nostro Paese: la mancata trasparenza e l'asimmetria informativa, sulla quale gli operatori finanziari spesso "giocano" per piazzare prodotti finanziari rischiosissimi.
Una pratica a cui bisogna porre fine. In tal senso abbiamo più volte chiamato in causa Consob e Banca d'Italia, dalle quali ci attendiamo chiarimenti su questo inammissibile comportamento e sulla grave mancanza di trasparenza nel rapporto con i risparmiatori.
Rinnoviamo l'invito, intanto, a tutti i piccoli azionisti, risparmiatori ed obbligazionisti che hanno acquistato prodotti finanziari, non consapevoli della loro rischiosità, a contattare i nostri sportelli per ricevere la necessaria assistenza.