Nei giorni scorsi abbiamo preso parte a un’audizione alla Commissione Finanze della Camera sulla vicenda della Banca Popolare di Bari, sulla quale siamo impegnati a tutela di risparmiatori e investitori da molti anni.
Abbiamo condiviso le misure contenute nel decreto, precisando che bisogna salvare la banca, che non può essere però trasformata in una banca di investimenti.
Va invece rafforzato e potenziato l’impegno del Mediocredito per una efficace funzione di banca di investimento per il Mezzogiorno. Ci auguriamo che tali operazioni rappresentino il primo segnale di una mutata politica verso le regioni del Sud, che rischiano il collasso alla luce della crisi di un gruppo bancario così radicato e rilevante nel territorio.
In questo contesto è indispensabile prevedere, prima di tutto, forme di indennizzo per gli azionisti e gli obbligazionisti.
Inoltre è urgente predisporre un incremento degli elementi di vigilanza per far sì che si adottino in via preventiva misure adeguate in caso di acquisizione o partecipazione azionaria di altri istituti. Sarebbe ipocrita, oltre che cieco, pensare che l’acquisizione nel 2014 del controllo di Banca Tercas non abbia inciso in maniera determinante sull’attuale condizione della Banca Popolare di Bari.
Nelle prossime settimane Federconsumatori realizzerà un’iniziativa a Bari, per informare i risparmiatori sui propri diritti e sulle prossime mosse da mettere in campo per tutelare i propri diritti e i propri risparmi.
I nostri legali stanno valutando, inoltre, la costituzione di parte civile nel procedimento nei confronti degli amministratori per la mancata trasparenza e la cattiva gestione dell’istituto.