In Comunicati, Politica e Società

Abbiamo espresso nei giorni scorsi forte preoccupazione per le nomine dei presidenti delle autorità indipendenti Agcom e Garante della Privacy.

Due authorities che svolgono oggi un ruolo chiave in un’era in cui il settore della comunicazione è soggetto a forti minacce e richiede, come non mai, che siano garantiti i principi di responsabilità, trasparenza, sicurezza, imparzialità e rispetto per la privacy.

Affidare questi compiti a Commissari non competenti in materia o non sufficientemente indipendenti dalle logiche politiche potrà determinare un gravissimo danno per il Paese, in termini di sicurezza, di tutela e di sviluppo.

Riteniamo particolarmente grave che, per la valutazione dei componenti che guideranno le Autorità in questione, non sia previsto nessun concorso: il presidente sarà scelto dal premier su proposta del ministero dello Sviluppo Economico, mentre gli altri 4 commissari saranno nominati dal Parlamento.

Questa modalità di nomina prefigura più una logica di spartizione che non una valutazione dei tratti di autorevolezza, professionalità, competenza, autonomia e indipendenza a cui le Autorità dovrebbero rispondere.

Per tutelare al meglio i diritti e gli interessi dei cittadini ed il Paese è indispensabile che chi compone le autorità indipendenti rispetti tali requisiti.

È da tempo che invochiamo, in tal senso, una riforma delle Autorità, per istituire un sistema di vigilanza e controllo realmente libero da qualsiasi condizionamento politico e che abbia effettivi poteri regolatori e sanzionatori.

La posta in gioco per il Paese è talmente grande e delicata che queste nomine non possono e non devono divenire oggetto di trattativa politica al fine di preservare il delicato e instabile equilibrio del Governo.

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