Quello che Genova ed i suoi cittadini stanno vivendo è inaccettabile da ogni punto di vista.
È necessario che la Procura vada fino in fondo per accertare responsabilità, sottovalutazioni, "sviste", superficialità ed impreparazione di chi era chiamato a mettere in sicurezza il territorio e prevenire disastri di questa portata.
Una vicenda contornata da una serie di episodi inauditi e scandalosi, come quello dei lavori per la messa in sicurezza del torrente Bisagno, bloccati a causa di alcuni ricorsi al TAR presentati dalle ditte escluse dai cantieri.
Ora la prima mossa da fare, dopo aver rimosso il fango ed i detriti, è quella di agire immediatamente, con il massimo impegno e con la massima responsabilità, per la messa in sicurezza, avviando interventi eccezionali e straordinari.
Da parte nostra stiamo già lavorando per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui, delle tasse sulla casa e dell'addebito delle utenze per i cittadini le cui abitazioni risultino inagibili.
Dopodiché chi non è intervenuto, chi si è dissociato discolpandosi attraverso il solito rimpallo di responsabilità, dovrà rispondere dell'avvenuto, facendosi carico delle conseguenze dei propri ritardi e delle proprie disattenzioni verso una situazione tutt'altro che imprevedibile.
A peggiorare ulteriormente l'intero quadro, dalle strade di Genova giungono notizie allarmanti.
Al fianco del grande gesto di solidarietà e di altruismo dei cittadini immersi nel fango per liberare le strade, giungono le segnalazioni sdegnate su molti esercenti che, incuranti della tragedia e delle difficoltà, stanno tentando di lucrare sulla situazione, rincarando il prezzo dell'acqua, del pane e dei beni di prima necessità.
Nei confronti di tali speculatori chiediamo un intervento immediato delle forze dell'ordine, dalle quali ci aspettiamo punizioni esemplari nei confronti dei profittatori che speculano sulla pelle di cittadini che già vivono una situazione di estremo disagio.