Si è concluso a novembre 2018 il giudizio di secondo grado che ha visto condannati i vertici di Alitalia al risarcimento danni nei confronti degli azionisti coinvolti nel dissesto del gruppo.
La sentenza emessa è di carattere esecutivo per quanto riguarda le condanne civilistiche, ma visto che non vi è alcun responsabile civile capiente e che le condanne prevedono la liquidazione di somme rilevanti, riteniamo indispensabile definire gli interventi di tutela opportuni a garantire i diritti degli obbligazionisti ed azionisti coinvolti.
Una necessità resa ancora più evidente se si considera che, all’epoca dei fatti, la società era (e di fatto continua ad essere) in mano pubblica. Proprio questo fattore costituiva un elemento di fiducia per i risparmiatori, convinti di essere in ogni caso tutelati dallo Stato.
Così, purtroppo, non è avvenuto: sono molti i cittadini coinvolti che, sentendosi truffati, si sono rivolti alla nostra Associazione.
Per questo, dopo numerosi tentativi di contatto con gli Amministratori straordinari di Alitalia rimasti inascoltati, abbiamo richiesto un incontro urgente al Ministro dell’Economia e delle Finanze per dare risposte a obbligazionisti e azionisti che da oltre 10 anni attendono di rientrare in possesso dei propri risparmi.