I Nas hanno smascherato l'ennesima, intollerabile, truffa a danno dei cittadini.
In tutta Italia la carne di bovini infetti da malattie, tra cui alcune trasmissibili all'uomo, veniva spacciata per carne di qualità e venduta, per di più, a caro prezzo ai consumatori.
Marchi auricolari contraffatti, false dichiarazioni di razza pregiata, elusione di controlli sanitari grazie alla complicità di medici veterinari: la grave truffa ha portato al sequestro di 4 aziende, all'abbattimento di oltre 500 capi, a 65 indagati, coinvolti a vario titolo nella vicenda.
L'operazione, partita da Perugia, non si limita al capoluogo umbro, ma si estende a ben 21 province: Arezzo, Avellino, Bari, Foggia, L'Aquila, Latina, Lodi, Matera, Padova, Perugia, Pesaro Urbino, Pistoia, Potenza, Ravenna, Rieti, Roma, Siena, Terni, Torino, Verona e Viterbo.
"Non se ne può più di questi veri e propri attentati alla salute dei cittadini." – dichiara Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori – "La sicurezza alimentare è un diritto primario e irrinunciabile, per questo da anni rivendichiamo azioni e provvedimenti tesi ad estenderne e potenziarne la tutela."
Ovviamente vigileremo affinché chi è coinvolto in questa truffa venga adeguatamente punito. Ma, dal momento che le attuali pene previste per questo tipo di reati non sono evidentemente sufficienti ad arginare il fenomeno, è indispensabile inasprirle, disponendo il ritiro delle autorizzazioni per le attività interessate, nonché un adeguato periodo di detenzione.
Bisogna fare di tutto per impedire a chiunque di lucrare a danno della salute dei cittadini.