Adoc, Adiconsum, Assoutenti e Federconsumatori invitano consumatori al “contro-sciopero”: niente spesa il 15 giugno, anticiparla o posticiparla di un giorno
Ancora una volta i consumatori italiani vengono usati come ostaggi dalle organizzazioni della Gdo e dei ristoratori per rivendicazioni che, seppur giuste nella sostanza, finiscono per danneggiare solo ed unicamente i cittadini. Lo affermano le associazioni dei consumatori Adoc, Adiconsum, Assoutenti e Federconsumatori, che bocciano senza mezzi termini lo sciopero dei buoni pasto indetto per domani 15 giugno.
“3 milioni di famiglie che utilizzano i buoni pasto per fare la spesa saranno coinvolte nello sciopero indetto da bar, ristoranti, commercianti e grande distribuzione, con danni economici evidenti per i cittadini – spiegano i presidenti delle 4 associazioni Roberto Tascini (Adoc), Carlo De Masi (Adiconsum), Furio Truzzi (Assoutenti) e Michele Carrus (Federconsumatori) – Se la protesta contro le condizioni svantaggiose dei buoni pasto è corretta nelle sue motivazioni, il soggetto contro cui viene attuato lo sciopero, ossia i consumatori, è del tutto errato, perché saranno solo gli utenti a pagare il prezzo di tale iniziativa”.
Non si capisce perché le organizzazioni della Gdo e degli esercenti non abbiano pensato a proteste contro Consip e Mef, unici responsabili delle condizioni imposte sui ticket per la spesa, evitando così di arrecare danno ai cittadini – proseguono le 4 associazioni – Per tale motivo Adoc, Adiconsum, Assoutenti e Federconsumatori indicono un contro-sciopero dei buoni pasto, invitando i consumatori italiani a disertare il prossimo 15 giugno supermercati, ipermercati, negozi, bar e ristoranti, anticipare o posticipare di un giorno la spesa, e portare da casa cibo e bevande da consumare a lavoro, in modo da annullare del tutto gli effetti della protesta.