Stiamo assistendo ad una situazione estremamente critica nel settore idrico. Ad esempio, a Mantova, sono piovute sugli utenti circa 24.000 fatture che, a nostro avviso, sono del tutto improprie. In Sicilia l’acqua potabile non viene fornita in modo continuativo. Sono molte le aree del Paese in cui si riscontrano criticità e problemi in relazione alla qualità ed alla disponibilità delle risorse idriche. In tutta Italia, inoltre, falliscono aziende e dilaga, è proprio il caso di dirlo, l’illegalità.
Quanto sta avvenendo rappresenta una grave inottemperanza delle norme fissate a seguito della consultazione popolare (che, lo ricordiamo, è stata promossa e sostenuta con convinzione dalla Federconsumatori), che non si limitava a stabilire l’illegittimità, nella tariffazione, della remunerazione del capitale investito dalle aziende, ma definiva precisi obblighi di miglioramento della qualità del servizio, che invece si attesta ancora oggi su livelli imbarazzanti.
Federconsumatori denuncia le gravi vicende che coinvolgono Mantova e Agrigento (solo per citare le zone di maggiore criticità), dove sta realizzando un monitoraggio sulla qualità del servizio idrico integrato reso all’utenza, rapportandola all’applicazione delle tariffe che i cittadini sono chiamati a pagare, spesso inique rispetto al servizio reso. Al fianco dei cittadini, inoltre, stiamo affrontando un dibattito costruttivo sulla corretta gestione delle aziende in vista della scadenza delle concessioni, in modo tale da definire gli strumenti che impediscano di scaricare i costi di gestione del servizio idrico integrato direttamente sugli utenti, costringendoli a sostenere spropositati importi “per partite pregresse” (terminologia utilizzata dalle aziende per definire i cosiddetti conguagli).
Da tale riflessione emerge con chiarezza l’importanza di verificare la solidità delle aziende fornitrici, nonché di attuare interventi di tutela della materia prima acqua a partire dalle sorgenti e di mettere in atto una manutenzione capillare delle reti per contrastare il fenomeno della dispersione.
Per rendere realmente efficiente la distribuzione su tutto il territorio nazionale è in particolare indispensabile realizzare una mappatura dei gestori idrici nel nostro Paese e auspicare una vera e drastica riforma del settore, armonizzando le tariffe e ricomponendo l’eccessiva frammentazione degli attori che operano sul mercato.