Fra le nove persone arrestate questa mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma sul nuovo stadio della Roma a Tor di Valle c'è anche il presidente Acea, l'avvocato Luca Lanzalone, che aveva seguito come consulente legale il dossier sullo stadio della Roma. Fermo restando lo sviluppo dell’azione giudiziaria che sta in capo alla Magistratura, l’evento desta forte preoccupazione, specialmente in relazione all’operatività di un’azienda estremamente importante, che riveste un ruolo fondamentale nella gestione del servizio idrico e dell’energia elettrica della Capitale e non solo. L’azienda infatti opera non solo a Roma e Frosinone e nelle rispettive province, ma è presente anche in altre aree del Lazio, in Toscana, Umbria e Campania.
Risulta fondamentale che l’Amministrazione capitolina garantisca la piena funzionalità di Acea, attraverso una immediata sospensione dell’attuale presidente dal suo incarico e la nomina di un nuovo Presidente, soprattutto in questa fase in cui si liberalizza il mercato dell’energia.
Non può in alcun modo essere messa in discussione la credibilità e la gestione di un’azienda così importante, di cui, tra l’altro, è bene ricordare la forte partecipazione pubblica, dal momento che il Comune di Roma detiene il 51%. In attesa che la Magistratura faccia il so corso è fondamentale, garantire che non vi siano ripercussioni di nessun tipo sull’azienda, che è un grande patrimonio pubblico industriale, né tantomeno sui cittadini e sugli utenti.