Leggere sui giornali che la soluzione per l’incremento abnorme degli abbonamenti dell’alta velocità si può risolvere con l’intervento delle regioni in termini di bonus per i pendolari ci lascia “basiti”. Chi ricopre ruoli istituzionali, specialmente un Ministro del Governo Italiano non può pensare che l’intervento risolutivo per calmierare gli aumenti spetti alle regioni. Già in Italia la differenza tra Nord e Sud in termini di servizi è intollerabile, con una mobilità su rotaia vede il Sud pesantemente disagiato e dimenticato. Questa Machiavellica soluzione vedrebbe di nuovo le Regioni più ricche tamponare i disservizi e la mancanza di intervento del Governo Nazionale, a discapito delle Regioni più povere.
Inoltre questa soluzione porterebbe a una sorta di guerra tra pendolari e pendolari, creando forti discriminazioni tra i vari soggetti che utilizzano i treni.
Sarebbe stato più logico e sensato che da parte del Ministro Delrio ci fosse stata una presa di posizione forte, degna di chi veramente vuole governare e risolvere le problematiche. Ci saremmo aspettati che, per contenere il grave contesto di rabbia e di scontento da parte dei pendolari dell’Alta velocità, il Ministro bloccasse gli aumenti e aprisse un tavolo di confronto tra i vari soggetti interessati alla problematica degli aumenti, in particolare il Comitato Nazionale Alta Velocità e la Federconsumatori.
Chiediamo al Ministro Delrio la sua disponibilità ad un confronto su tali tematiche nell’ambito di una iniziativa nazionale che la Federconsumatori e il comitato pendolari A.V. hanno programmato per il 31 gennaio a Roma, alle ore 11:00, presso la Federazione Nazionale della Stampa, Corso Vittorio Emanuele II, 349, Sala al I piano.
All’iniziativa hanno già confermato la propria presenza Parlamentari e rappresentanti delle Istituzioni sensibili a tale questione e realmente intenzionati a trovare soluzioni condivise ed attente ai diritti dei passeggeri.