Continua a crescere l’inflazione, che a marzo si attesta al +1,9%, appena al di sotto della stima preliminare che era al 2%. L’Istat rileva ancora una volta l’accelerazione su base tendenziale dei beni energetici (+2,6% da 0,6%), sia quelli alimentari (+3,3% dal +2,9%, per i non lavorati).
In rialzo anche il carrello della spesa, che segna quota +2,1%.
Con l’inflazione a questi livelli, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima ricadute, per una famiglia media, pari a +598,60 euro annui.
Questa nuova corsa dei prezzi non può e non deve essere sottovalutata: è necessario intervenire per frenare i rincari, in campo energetico ma non solo, soprattutto in attesa di comprendere cosa accadrà sul fronte dei dazi.
È urgente, quindi, disporre sostegni e misure che tutelino il potere di acquisto delle famiglie che, secondo le ultime rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, continuano a operare tagli e rinunce: riducendo il consumo di carne e pesce (-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); tagliando i consumi di frutta e verdura (-2,4%); ricercando sempre più assiduamente offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 51% dei cittadini); rivolgendosi più di frequente ai discount (+12,1%).
La priorità del Governo deve essere quella di arginare la crescita del disagio e delle disuguaglianze, programmando interventi immediati ed efficaci per sostenere le famiglie e, con esse, l’intero sistema economico, attraverso:
- La rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 516 euro annui a famiglia);
- La promessa riforma e degli oneri di sistema su beni energetici (eliminando voci obsolete e spostandone altre sulla fiscalità generale);
- La creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare;
- Lo stanziamento di maggiori risorse per la sanità pubblica;
- L’avvio di misure per riequilibrare le disuguaglianze esistenti, attraverso un rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi.
Inflazione: continua la corsa dei prezzi a marzo, soprattutto nei settori dell’energia e dell’alimentazione. Con l’inflazione al +1,9% ricadute di 598,60 euro annui a famiglia.