Il Presidente di ARERA, nella sua relazione annuale a Parlamento e Governo, ha confermato quanto Federconsumatori sostiene da sempre, ovvero che la fine del servizio di maggior tutela nei settori del gas ed energia elettrica si è rivelata dannosa ai cittadini.
Come conferma l’Autorità, infatti, non vi è alcuna convenienza: i prezzi sul libero mercato si mantengono elevati e scarsamente competitivi.
In compenso, aggiungiamo noi, sono aumentati gli abusi e le pratiche scorrette da parte delle aziende, come dimostrano le numerose denunce, segnalazioni e interventi delle autorità competenti.
Una situazione che, in assenza di interventi normativi e regolatori seri e determinati (che attualmente non scorgiamo all’orizzonte), non è destinata a risolversi.
Prenderne atto non basta. È necessario intervenire.
Così come non è affatto accettabile limitarsi ad accennare l’insufficienza delle politiche di contrasto alla povertà energetica senza assumere provvedimenti, avanzare proposte e richieste in tal senso.
Unica nota positiva è la proposta di copertura degli oneri di sistema attraverso la fiscalità generale, ma manca all’appello la riforma, doverosa e necessaria, di tali oneri, che ancora annoverano voci obsolete o improponibili.
Siamo convinti che in tale settore ci sia ancora molto da fare, per creare una vera competitività, tutelare gli utenti dai comportamenti scorretti e sostenere le famiglie che si trovano in condizioni economiche precarie a far fronte ai costi crescenti di tali voci. Attendiamo segnali dal Governo, che al contrario, finora, ha solo smantellato tutele.
Energia: La relazione annuale di ARERA a Parlamento e Governo conferma che la fine
del mercato tutelato è stata dannosa per i consumatori. Denunciare non basta, è ora di agire.