In Comunicati, Politica e Società

I valori e l’identità culturale di un Paese si riconoscono anche dalla sua storia e dai simboli che sceglie per rappresentarla.

Per questo troviamo sconcertante e inaccettabile la scelta di emettere un francobollo dedicato a Italo Foschi. Convinto fascista, sostenitore del metodo squadrista della violenza, noto non solo per la sua fedeltà a Mussolini fino alla Repubblica di Salò e per essere stato Prefetto di Belluno per conto del Terzo Reich (mentre partigiani e civili venivano massacrati dalle SS e dalle brigate nere), ma anche per essersi congratulato con Amerigo Dumini, scrivendogli che era un eroe per aver assassinato Giacomo Matteotti.

Un personaggio da biasimare e da cui prendere le distanze, o, nella migliore delle ipotesi, da abbandonare all’oblio della storia.

Invece, contro ogni logica e senza alcun rispetto verso le vittime del regime fascista, Poste Italiane si ritrova a emettere un francobollo in suo onore, su disposizione dell’apposita Commissione ministeriale.

Ancora più indegna è la scelta della tempistica, poiché appena ieri ricorreva il centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti: un francobollo in onore di chi ne lodava gli esecutori e ne omaggiava il mandante, appare più una provocazione, che non una semplice coincidenza.

Alla luce di queste gravissime scelte chiediamo a Poste Italiane di bloccare immediatamente la distribuzione del francobollo, rifiutandosi di contribuire a questa vergogna.

Chiediamo, inoltre, al Governo di prendere nettamente le distanze da questo affronto alla storia e alla cultura del nostro Paese, redarguendo la Commissione Filatelica per la sua scelta incauta, irrispettosa e inopportuna, che, intenzionale o meno, appare un maldestro tentativo revisionistico.

 

Acu       Adiconsum       Adoc       Assoutenti       Cittadinanzattiva

Codici       Confconsumatori       CTCU       Federconsumatori

MDC       Movimento Consumatori       Udicon

Poste Italiane: chiediamo l’immediato ritiro del francobollo dedicato a Italo Foschi. Un vero affronto alla storia del nostro Paese e a chi ha lottato per la democrazia e la libertà.

Post suggeriti