Dopo il primo rinvio avvenuto a gennaio 2024, sembra ormai certa l’ulteriore proroga per l’entrata in vigore ad aprile del nuovo nomenclatore tariffario e, contestualmente, dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica.
Una scelta, quella del Ministro della salute, chiaramente contraria agli interessi di salute dei cittadini. In questo modo si vanifica l’esigibilità dell’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) a cui era giunto il precedente Governo e a cui aveva destinato uno stanziamento annuale, a decorrere dal 2022, di 200 milioni di euro.
Nell’aggiornamento (l’ultimo risale al 2017) hanno trovato spazio patologie ancora non riconosciute, un’aggiornata modalità di presa in carico della cronicità, una riconsiderazione e rivalutazione delle prestazioni diagnostiche che prende atto dell’evoluzione tecnologica, ma anche, dei possibili risparmi che essa potrà consentire.
Federconsumatori, considerata la valenza sociale dell’entrata in vigore del nuovo nomenclatore dei Lea, chiede al Ministro della salute Orazio Schillaci che venga reso operativo in tempi brevi e con procedure snelle ed efficaci. I LEA rappresentano elemento e strumento essenziale per l’esigibilità del diritto costituzionale alla salute e alla cura, che in molte Regioni è limitato e fortemente leso dall’esistenza di gravi disuguaglianze nell’accesso alle cure. Disuguaglianze che il progetto di Autonomia differenziata non farà altro che accrescere.
Salute: la proroga dell’entrata in vigore del nuovo nomenclatore dei LEA penalizzerà i cittadini nell’accesso alle cure.