L’Istat diffonde oggi i dati ufficiali sull’andamento del tasso di inflazione nel 2023, che si attesta la +5,7% (era il +8,1% nel 2022).
Un dato in lieve miglioramento, ma che rimane comunque su livelli elevatissimi e che continua a determinare ricadute allarmanti per le famiglie, specialmente quelle a basso reddito.
Solo a dicembre l’incremento del tasso di inflazione aumenta del +0,6% su base annua.
Alla luce di tali dati non comprendiamo i passi indietro fatti dal Governo, specialmente in relazione ai bonus per l’energia (per cui si restringe la platea dei beneficiari) e l’IVA sul gas, per cui cessa l’agevolazione.
Tutto ciò in un contesto in cui si prevedono nuovi, pesanti, rincari per il 2024: l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato, infatti, che nel nuovo anno si prospetta un aggravio di + 1.011,26 euro annui sui conti di ciascuna famiglia.
In tale scenario, abbassare la guardia e abbandonare i sostegni alle famiglie è un grave errore: per questo rivendichiamo misure urgenti e necessarie, per aiutare specialmente i nuclei a basso e medio reddito, quelli che maggiormente hanno subito le conseguenze della forte spinta ai rincari registrata negli ultimi anni e sono stati costretti a rinunce e importanti modifiche dei propri consumi.
Misure che prevedano:
- Un ripensamento sulla restrizione della platea dei bonus sociali energia e sullo sconto IVA sul gas.
- La creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica.
- Una riforma delle aliquote Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe alle famiglie di risparmiare oltre 531,57 euro annui), provvedimento che va accompagnato da misure sanzionatorie di controllo.
- Azioni di contrasto alle disuguaglianze, che passino, per il rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni, la resa strutturale del taglio del cuneo fiscale e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi e non ad agevolare quelli più elevati.
Le risorse per finanziare le misure appena descritte possono (e devono) essere reperite attraverso un serio piano di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, una adeguata tassazione degli extraprofitti e un aumento della tassazione sulle transazioni finanziarie.