Agcom ha finalmente concluso il complesso iter procedimentale per la revisione del Regolamento che disciplina la materia contrattuale tra operatori che forniscono servizi di comunicazioni elettroniche e utenti finali. Ora, quindi, sono ufficialmente regolamentati essenziali aspetti relativi ai contratti dei servizi telefonici, alla connettività e ai terminali, con una maggiore trasparenza a tutela del consumatore.
Lo spinoso problema dell’introduzione degli aumenti automatici in base al tasso di inflazione costituisce il tema di maggiore rilievo nel nuovo quadro regolatorio. Come Federconsumatori abbiamo già espresso mesi fa la nostra ferma contrarietà all’introduzione degli adeguamenti e ora – seppur riscontrando da parte di Agcom lo sforzo di voler normare la materia, con l’accoglimento dei contributi da noi forniti in sede di consultazione – dobbiamo evidenziare come il quadro appena descritto si riveli rischioso per l’utente: si tratta, di fatto, di una legittimazione della possibilità, per le aziende, di applicare ai costi dei servizi una formula di rincaro basata sull’indice dei prezzi al consumo in un contesto socioeconomico in cui il potere d’acquisto delle famiglie sta crollando in misura drammatica proprio per effetto dell’inflazione. A ciò si aggiunge inoltre il concreto rischio di contenziosi nel caso in cui la delibera, non ancora pubblicata, non contenga disposizioni inibitorie finalizzate ad evitare eventuali violazioni delle nuove regole, che prevedono la possibilità di applicare l’adeguamento solo dopo esplicita accettazione, in forma scritta, da parte dell’utente finale (elemento non richiesto originariamente dagli operatori) nonché, in caso di mancata accettazione, il mantenimento delle condizioni contrattuali già previste.
Per l’ennesima volta torna così a ripetersi un copione che abbiamo visto troppe volte, in cui le compagnie telefoniche trovano facile risposta ai loro problemi scaricando i costi sui consumatori. Sappiamo che il settore delle TLC sta vivendo un momento di innegabile difficoltà ma non è certo mettendo a rischio i diritti degli utenti né tantomeno pescando nelle loro tasche che si può pensare di risollevarne le sorti. Al contrario, è giunto il momento di assumere a livello regolamentare e politico nuove scelte coraggiose, che vedano coinvolti fattivamente tutti i players, siano essi fornitori di reti/infrastrutture o venditori di servizi di telecomunicazione, ad iniziare dagli OTT.
Federconsumatori vigilerà sulla corretta applicazione della nuova delibera e contesterà ogni forma di abuso per garantire correttezza e trasparenza degli operatori a favore dei consumatori.