Federconsumatori e Adoc aderiscono allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil e saranno in piazza del Popolo a Roma il 17 novembre e nelle altre città italiane nelle date previste regionalmente.
Mentre nel Paese diminuiscono i consumi, aumenta la povertà, anche quella alimentare ed energetica, l’inflazione continua a correre e si prospetta un’ulteriore crescita dei costi energetici. Ma le risposte del Governo sono ancora insufficienti o sbagliate.
“Al di là delle dichiarazioni autocelebrative del Governo, la corsa dell’inflazione non è stata arrestata e il trimestre anti-inflazione, non fa altro che apporre un marchio tricolore sulle consuete offerte della GDO e degli esercizi commerciali” – afferma Michele Carrus, Presidente Federconsumatori.
In più il Governo ha attuato o ha in programma di attuare diverse misure a dir poco discutibili:
– eliminando gli sgravi anche sulle bollette del gas da 2024 (dopo averli tolti a energia e carburanti);
– ripristinando l’Iva sui prodotti per l’infanzia, latte e pannolini, anziché vigilare sulla effettiva riduzione dei prezzi;
– riducendo i bonus sociali e, ad oggi, non prorogando il mercato tutelato per energia elettrica e gas, per un tempo congruo a regolare meglio il mercato libero;
– tagliando il RdC e sostituendolo con una carta acquisti del tutto inadeguata;
– confermando il taglio del cuneo fiscale ma senza la 13ima e senza renderlo strutturale;
– non defiscalizzando gli aumenti contrattuali, negando il fiscal-drag e la giusta perequazione delle pensioni;
– definanziando la sanità, in modo da non poter risolvere il drammatico problema delle liste di attesa;
– confermando l’ingiustizia della flat tax per i lavoratori autonomi, senza introdurre serie misure di contrasto all’evasione e elusione fiscale.
“Anche per questi motivi, per rivendicare misure veramente efficaci a sostenere le famiglie e rilanciare la domanda interna, destinando maggiori risorse per gli investimenti e per la solidarietà sociale, scenderemo nelle piazze e parteciperemo alla mobilitazione diffusa promossa da CGIL e UIL. Non c’è tempo da perdere, e le famiglie non possono più aspettare.” – conclude Michele Carrus.