Nel corso di un recente incontro con Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, le associazioni Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Adiconsum, Assoutenti, Casa del consumatore, Codacons, Confconsumatori, Cittadinanza Attiva, Codici, Federconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Movimento consumatori, Udicon e Unione nazionale consumatori, discutendo della situazione di Eurovita Spa hanno chiesto – pur manifestando fiducia nell’opera dell’autorità di vigilanza – che la soluzione definitiva passi attraverso l’impegno del mondo assicurativo e bancario nel favorire la voltura delle polizze e dei fondi sottostanti.
In buona sostanza gli intermediari interessati potrebbero anticipare eventuali riscatti agli assicurati, ottenendo in cambio gli investimenti sottostanti che, secondo l’istituto di vigilanza, sono reali e solidi (a scadenza) e soltanto deprezzati per effetto dell’attuale spinta inflazionistica che ha provocato perdite anche su titoli di Stato europei emessi pochi mesi fa. In tal modo gli assicurati otterrebbero quella serenità che consentirebbe loro di mantenere l’investimento senza ricorrere al riscatto, in quanto garantito dall’intervento degli intermediari: una soluzione che eviterebbe perdite certe per i sottoscrittori.
Per le associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Adiconsum, Assoutenti, Casa del consumatore, Codacons, Confconsumatori, Cittadinanza Attiva, Codici, Federconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Movimento consumatori, Udicom e Unione nazionale consumatori – riconosciute ai sensi dell’articolo 137 del Codice del consumo – la tempistica dell’intervento è determinante al fine di evitare il protrarsi di un pesante clima di incertezza che coinvolge quasi 400mila famiglie che hanno allocato i loro risparmi in Eurovita Spa.
A distanza di giorni dall’incontro, è urgente che Ivass, coordinandosi col Mi.Mit, l’organo commissariale, e coinvolgendo gli intermediari che hanno operato nella vicenda, fornisca adeguate e tempestive risposte ai risparmiatori. Inoltre, le Associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Adiconsum, Assoutenti, Casa del consumatore, Codacons, Confconsumatori, Cittadinanza Attiva, Codici, Federconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Movimento consumatori, Udicom e Unione nazionale consumatori tornano a sottolineare la necessità di avviare un confronto con le istituzioni e gli intermediari, affinché si possa mettere a disposizione dei sottoscrittori di polizze ramo I e ramo III, un fondo di garanzia settoriale a tutela dei premi versati.
Il mondo consumeristico rinnova ad Ivass l’invito ad un maggiore e stringente coinvolgimento su tematiche care e tipiche del rapporto consumatori/imprese, in particolare per un Paese in cui, non solo vi è carenza strutturale di educazione finanziaria, ma anche un baratro di conoscenze e di coperture assicurative: tematiche che devono essere concretamente affrontate con l’autorità di vigilanza soprattutto per quanto riguarda la vendita di polizze di ramo III. In aggiunta, sollecitano all’istituto di vigilanza la necessità di trattare tematiche generali quali l’eliminazione delle clausole vessatorie nei contratti assicurativi, l’introduzione della portabilità dei certificati assicurativi e la riforma della procedura di risarcimento diretto.
“Riteniamo indispensabile individuare tempestivamente gli strumenti più efficaci per tutelare i cittadini coinvolti che, numerosi, si stanno rivolgendo ai nostri sportelli temendo di perdere i propri risparmi, spesso messi da parte con estremo sacrificio. Per ogni esigenza, ricordiamo che gli sportelli di Federconsumatori, presenti in tutta Italia, sono a disposizione dei risparmiatori coinvolti, per valutare il proprio caso e ricevere le informazioni e l’assistenza necessaria.” – afferma Michele Carrus, Presidente Federconsumatori.