Assistiamo, da mesi a questa parte, ad un progressivo, anche se ancora troppo lento, ridimensionamento dei prezzi di energia elettrica e gas, che in ogni caso si trovano ancora su livelli estremamente elevati rispetto all’anno passato.
Come ribadiamo da tempo, questo non deve essere l’alibi per abbassare la guardia sul fronte dell’energia: ecco perché chiediamo al Governo la proroga delle misure di sostegno alle famiglie sulle bollette, misure che scadranno, in assenza di provvedimenti, il 31 marzo.
In tale data le famiglie torneranno a sostenere i costi degli oneri di sistema, a pagare un’IVA più cara su gas e teleriscaldamento, con aggravi notevoli di oltre 1/5 dell’attuale bolletta. Nel dettaglio, secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori i costi delle bollette di energia elettrica e gas aumenteranno di circa 344 euro annui a famiglia.
Il dietrofront su queste disposizioni annullerebbe, di fatto, i benefici apportati finora dal calo del costo della materia prima, tra l’altro in uno scenario ancora delicato e complesso in cui non si può affermare ancora il superamento della crisi energetica. Non è tollerabile alcuna improvvisazione o valutazione superficiale su temi così rilevanti per la vita dei cittadini e per l’intera economia del Paese.
Alla luce di tali elementi è evidente la necessità e l’urgenza di un confronto immediato con il Governo, per definire le misure più opportune da adottare a breve e lungo termine e per predisporre in tempi congrui una attenta riforma degli oneri che gravano sulle bollette, a partire dall’eliminazione delle voci più obsolete e dallo spostamento di alcune componenti, come il sostegno alle rinnovabili, sulla fiscalità generale.