A gennaio il tasso di inflazione si attesta al +10% su base annua, in lieve calo rispetto alla stima preliminare di +10,1%.
Una lenta attenuazione della crescita dei prezzi, che però non deve far cedere a facili ottimismi che produrrebbero gravi sottovalutazioni. Con l’inflazione a questo livello, le ricadute calcolate dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori per ogni famiglia sono di 2.980 euro annui.
Il costo maggiore di tali aumenti pesa in misura più forte sulle spalle delle famiglie meno abbienti, aumentando così le disuguaglianze nel nostro Paese. A tal proposito sarebbe necessaria ed urgente, da parte del Governo, l’adozione di serie politiche di contrasto.
Secondo le rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori crescono di giorno in giorno le difficoltà delle famiglie, che si traducono in rinunce: prosegue la riduzione del consumo di carne e pesce, pari al -16,9% (settori in cui si nota anche uno spostamento verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); la riduzione del consumo di frutta e verdura (che riguarda il 12,9% dei cittadini); oltre che la ricerca sempre più assidua di offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 47% dei cittadini), acquisti presso discount. A tali dati si aggiunge la progressiva rinuncia all’utilizzo dei mezzi propri, per ricorrere all’utilizzo di mezzi pubblici +8,9% (fattore che determina ricadute negative un servizio, in molte realtà, è ancora estremamente carente).
Alla luce di questa situazione si rende sempre più indispensabile un intervento del Governo per l’attuazione di politiche di sostegno ai redditi e al potere di acquisto delle famiglie, soprattutto quelle con minore capacità di spesa. Provvedimenti che si devono concentrare soprattutto sul contrasto al caro-energia: a partire dalla sospensione dei distacchi per morosità, dalla previsione di una garanzia per la rateizzazione lunga delle bollette, dalla costituzione di un Fondo contro la povertà energetica e dal contenimento del costo dei carburanti che incidono fortemente sulla determinazione dei prezzi di beni e servizi.
Le risorse per tali operazioni possono essere reperite attraverso il potenziamento della lotta ai fenomeni speculativi, all’evasione e all’elusione fiscale, prevedendo al contempo un aumento della tassazione su extraprofitti (non solo in campo energetico) e rendite finanziarie.
Inflazione: con il tasso al 10% ricadute di 2.980 euro annui a famiglia. La lieve discesa non tragga in inganno: proseguono le difficoltà e le rinunce delle famiglie.