L’Istat rileva la risalita della fiducia di consumatori e imprese a novembre. Dopo una continua flessione, che ha portato a raggiungere i livelli minimi di maggio 2013, una ripresa è quasi fisiologica, soprattutto alla luce dell’inizio dei lavori del nuovo Governo.
Questo lieve risollevamento della curva, però, non deve essere frainteso e scambiato per una stabile ripresa della fiducia.
Siamo ancora molto lontani da questo scenario e la manovra economica, così definita, non fa altro che allontanare da tale obiettivo.
Il provvedimento che definisce la politica economica, infatti, rappresenta l’ennesima occasione mancata per segnare un reale cambiamento di rotta: le misure messe in campo sono del tutto insufficienti a sostenere le famiglie in questa delicata fase. A trarne beneficio sono, invece, gli evasori.
“Se veramente si vuole determinare una svolta in direzione dello sviluppo e della ripresa, è necessario assumere decisioni coraggiose che realmente possono incidere positivamente sulle famiglie e sulla loro situazione economica.” – afferma Michele Carrus, Presidente di Federconsumatori.
Il Governo, in tal senso, è chiamato a prendere seri provvedimenti di contrasto ai fenomeni speculativi in atto (a cui stiamo assistendo anche in occasione del Black Friday), rafforzando i poteri dell’autorità di vigilanza sui prezzi e istituendo degli Osservatori territoriali dedicati, con la partecipazione attiva delle Associazioni dei consumatori.
È necessaria, inoltre, una profonda revisione e riforma delle aliquote IVA, che non si limiti a pane e pasta, ma che preveda una sterilizzazione ed un contenimento su tutti i beni primari: secondo le nostre stime si risparmierebbero, in tal modo, 531,57 euro annui a famiglia.
Sul fronte dell’energia è necessario disporre con urgenza la rateizzazione lunga delle bollette e la sospensione dei distacchi per morosità per gli utenti domestici, oltre al prolungamento ben oltre i termini previsti oggi, del taglio degli oneri di sistema (attualmente fino al 31 marzo) e delle accise sui carburanti (che a dicembre sulla benzina passerà da 30,5 centesimi a 18,3).
Istat: i dati sulla fiducia dei consumatori non traggano in inganno, siamo ancora lontani dalla ripresa.
Necessarie misure urgenti, stavolta destinate alle famiglie.