Federconsumatori in questi anni ha assistito migliaia di cittadini coinvolti nelle vicende di risparmio tradito, aiutandoli a recuperare, almeno in parte, i propri risparmi andati in fumo a causa di condotte scorrette da parte di alcune banche fallite.
Oggi, è imminente la scadenza dell’operatività della Commissione Tecnica dell’apposito Fondo Indennizzo Risparmiatori, il FIR, che cesserà il 31 dicembre 2022, ma molte posizioni risultano ancora aperte.
Sono diverse le ragioni: da errori nella comunicazione dei dati sul reddito e sul patrimonio, al ritardo nell’esame delle domande, ad un indennizzo ritenuto non corretto, al rigetto di alcune istanze senza che sia prevista alcuna possibilità di appello.
Per risolvere e correggere queste criticità Federconsumatori ha scritto al Ministero Economia e Finanze e a Consap chiedendo di istituire un ulteriore livello di valutazione delle istanze rigettate che permetta ai risparmiatori di presentare ricorso, prevedendone l’attività anche oltre il termine del 31/12; di accelerare i lavori della commissione fino al loro completamento; di redistribuire gli eventuali fondi residui a favore dei cittadini danneggiati e solo parzialmente ristorati, come peraltro previsto dalla normativa istitutiva del FIR, la Legge 145/2018.
Per queste ragioni Federconsumatori ha sollecitato anche il nuovo Governo ad un incontro per discutere di queste proposte, al fine di tutelare i diritti dei risparmiatori gravemente colpiti dalle note vicende che hanno interessato le Banche Venete e le Banche del Centro Italia.
FIR: Federconsumatori sollecita MEF e Consap a risolvere le numerose criticità ancora esistenti.