Sono molti i cittadini lasciati a piedi da Trenord, che a causa delle assenze del proprio personale dovute anche al dilagare dei contagi sta sopprimendo circa 100 corse al giorno.
La società che gestisce il trasporto ferroviario regionale in Lombardia e i collegamenti con le aree limitrofe in un comunicato ha reso noto che, tra il personale indispensabile, registra circa il 12% di assenze. Questo ha indotto l’azienda a soppressioni forzate di corse, “rendendo necessaria la riprogrammazione parziale del servizio ferroviario in Lombardia”. Una programmazione che avrebbe dovuto essere effettuata tenendo conto dalla circostanza di forte criticità che il Paese sta vivendo, attraverso adeguate dotazioni organiche che invece, da fonti sindacali, ci risultano essere carenti a prescindere dall’emergenza pandemica.
“Ci troviamo di fronte ad una situazione inaccettabile: comprendiamo l’emergenza determinata dall’aumento esponenziale dei contagi o del personale sottoposto a quarantena, ma è compito dell’azienda prendere provvedimenti per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini che hanno acquistato i titoli di viaggio o gli abbonamenti. La cancellazione di 100 corse al giorno appare eccessiva: Trenord deve adottare ogni misura utile per assicurare il servizio ai cittadini riproteggendoli, ove possibile, su altre corse. Non devono essere i passeggeri a pagare le carenze organizzative dell’azienda” – afferma Michele Carrus, Presidente Federconsumatori.
Invitiamo inoltre la Regione a predisporre con più attenzione e lungimiranza il proprio piano di trasporto ed i relativi contratti di servizio, verificando la capacità delle aziende affidatarie del servizio di garantirlo sempre in modo efficiente, senza compromettere e limitare il diritto alla mobilità dei cittadini.
I cittadini coinvolti possono rivolgersi alle sedi della Federconsumatori, presenti in tutta Italia, per richiedere i dovuti rimborsi e tutelare i propri diritti.