L’Istat, ad agosto, rileva un tasso di inflazione record al +2,1% su base annua. Si tratta del livello più elevato da gennaio 2013. Come sempre, complici degli aumenti sono i beni energetici.
Anche il carrello della spesa torna a crescere, al +0,8%, beni alimentari compresi.
Con il tasso di inflazione a questi livelli le ricadute per i cittadini salgono a +625,80 Euro annui a famiglia.
Un aumento allarmante, che incide significativamente sulle condizioni di vita delle famiglie, specialmente quelle meno abbienti. Inoltre la continua crescita dei costi dell’energia non potrà che avere ulteriori conseguenze negative sul fronte della povertà energetica, fenomeno in forte crescita nel Paese.
È urgente che il Governo intervenga con urgenza sul versante dei prezzi, avviando un attento monitoraggio e mettendo all’ordine del giorno una ormai improrogabile riforma del sistema di tassazione su bollette (a partire da una attenta revisione dei famigerati oneri di sistema) e sui carburanti (con una revisione delle accise e l’adizione di un sistema di accisa mobile).
Inoltre non è più rinviabile un intervento a sostegno delle famiglie, attraverso piani di rilancio dell’occupazione e una riforma generale della tassazione, improntata all’equità, che preveda reali elementi di progressività.