FORTI RISPARMI SUI FARMACI DA BANCO PER I CONSUMATORI
CAMPAGNA INFORMATIVA PER IL RISPARMIO ED UN USO CONSAPEVOLE DEI FARMACI
Ad oltre un anno dall'apertura a livello nazionale delle prime parafarmacie o corner della salute (in attuazione della Legge sulle liberalizzazioni promossa dal Governo con il Ministro Bersani), cosa è successo nelle politiche di prezzo sui farmaci da banco?
I cittadini consumatori ne hanno tratto benefici?
Si è determinata una dinamica concorrenziale con abbassamento dei prezzi tra farmacie private/comunali e parafarmacie?
La campagna informativa sull'uso responsabile dei farmaci e su un utilizzo dei farmaci equivalenti quanto ci potrà far risparmiare?
Quali vantaggi e prospettive comporterà per i cittadini consumatori l'introduzione della legge sull'estensione alla vendita nelle parafarmacie dei farmaci di fascia C, con obbligo di prescrizione non rimborsati dal SSN?
Per rispondere a questi interrogativi il nostro Osservatorio Nazionale Prezzi e Tariffe effettuando un campionamento statistico, ha monitorato e confrontato il prezzo di 20 farmaci da banco di largo consumo da parte dei cittadini consumatori in 17 capoluoghi di Regione nella settimana dal 12 al 17 Marzo 2007, e sono stati rilevati ed elaborati i dati di ben 80 farmacie private, 23 farmacie comunali e 31 parafarmacie, di cui 18 private e 13 dei supermercati , per un totale complessivo pari a 134 punti vendita.
Sotto il profilo metodologico l'inferenza statistica per la selezione del paniere della top twenty è avvenuta secondo una modalità di selezione mista: da una parte avvalendoci del campionamento ragionato (judgmental sampling) abbiamo individuato i 2/3 delle confezioni OTC, che risultano essere quelli più venduti, con un maggiore volume ed impatto di spesa, a fronte dei dati attinti alla nota del CERM, pubblicata dal Ministero della Salute nell'Ottobre 2006. La restante rilevazione è avvenuta con campionamento probabilistico (probabilistic sampling), garantendo la rappresentabilità di farmaci di largo utilizzo secondo un alto livello di fiducia o confidenza.
Purtroppo in alcuni casi la mancata collaborazione nel fornire e compilare il questionario da parte di alcune Regioni non ha consentito un campionamento più equilibrato, esteso a tutta la Nazione.
Resta il fatto che i dati raccolti sortiscono comunque un esito molto interessante, che aiuta a dare una lettura corretta ai quesiti soprariportati.
Da questa 1° indagine nazionale emerge che lo sconto medio nelle farmacie si è attestato attorno al 8,54%, mentre nelle parafarmacie è stato del 15,79% su un paniere di una ventina di farmaci da banco per un costo di prezzi di listino di € 163,30; va precisato che in genere 1/2 farmaci non erano presenti nelle parafarmacie, questo elemento non inficia il valore tendenziale dei dati.
Scorporando ulteriormente i dati delle percentuali medie di sconto, compiendo un ulteriore passo in avanti, ne deriva che le farmacie comunali registrano uno sconto del 9,47% maggiore rispetto alle farmacie private che si attesta al 6,85%.
La forbice risulta senz'altro più ampia per le parafarmaciesupermercati effettuano uno sconto pari a 20,62% , percentuale notevolmente più alta rispetto alle parafarmacie private che attuano uno sconto del 9,12%, molto simile a quello effettuato nelle farmacie comunali.
Ovviamente bisogna tenere conto del fatto che trattasi di piccoli negozi, che da poco si stanno immettendo sul mercato con la vendita di farmaci.
Passando a scandaglio i dati delle singole città monitorate al fine di sortire una lettura completa e per avere un quadro più chiaro delle tariffe applicate su base regionale, da cui emergono differenti sconti tra farmacie private/comunali e parafarmacie private/nei supermercati abbiamo:
A Torino (Piemonte) si va da uno sconto medio della farmacie private di 5,68% al 10,34% delle farmacie comunali, per quanto concerne le parafarmacie, quelle private effettuano uno sconto del 12,52% quelle dei supermercati del 22,08%.
A Genova (Liguria) abbiamo le farmacie private 10,90% con un sconto lievemente superiore rispetto alle farmacie comunali 10,07%, su tutte primeggiano le parafarmacie nei supermercati con il 24,19%.
A Milano (Lombardia) alle farmacie private 4,37%, comunali 5,51%, e parafarmacie private 4,70% si contrappongono le parafarmacie supermercati 25,34%.
A Trento (Trentino) con un dato in controcorrente abbiamo la le farmacie private al 14,16% più vantaggiose delle comunali al 7,00%, in testa i corner della salute con il 25,57% di sconto.
A Treviso (Veneto) gli sconti sono esigui naturalmente in relazione ai farmaci presi a campione: le farmacie private effettuano il 1,95% di sconto, quelle comunali il 3%, e sebbene più vantaggioso comunque inferiore alla media nazionale è lo sconto delle parafarmacie 10,02%
A Trieste (Friuli) abbiamo rilevato ed elaborato i dati pervenuti dalle sole farmacie private che registrano uno sconto del 8,98%, va sottolineato che sebbene il dato sia parziale non va ad inficiare quella che risulta essere la media nazionale.
A Bologna (Emilia Romagna) sempre con riferimento alla nostra indagine sui venti farmaci, le farmacie private effettuano uno sconto del 6,19% maggiore rispetto all'1,50% delle comunali, le parafarmacie private non effettuano alcuno sconto 0,00%, dato che si discosta ampiamente dalle parafarmacie supermercati 24,21%.
A Firenze (Toscana) le farmacie private effettuano uno sconto dell'1,50%, le comunali il 12,00%, le parafarmacie private con un esito in netto contrasto rispetto al dato generale il 15,00% mentre le parafarmacie dei supermercati 0,00%.
A Perugia (Umbria) le farmacie private hanno uno sconto del 4,94% le comunali il 5,75%, le parafarmacie dei supermercati il 24,17%.
A Pesaro (Marche) nelle farmacie private si rileva uno sconto del 11,23%, le comunali il 18,01%, le parafarmacie comunali il 8,08% i supermercati il 24,44%
A Roma (Lazio) la situazione si presenta come segue: farmacie private 9,23%, farmacie comunali 20,00%, parafarmacie private 10,00%, corner nei supermercati 24,17%
A Campobasso (Molise) le farmacie private effettuano il 5,08%, le comunali 11,01%, le parafarmacie private 10,33%, non si possiede il dato di parafarmacie nei supermercati, non presenti.
A Napoli (Campania) al momento della rilevazione si possiede il solo dato proveniente dalle farmacie private, che effettuano uno sconto medio del 14,43%, si ribadisce che il dato parziale non va ad invalidare la media nazionale.
A Bari (Puglia) le farmacie private si attestano al 16,54%, non si possiede il dato delle comunali, le parafarmacie private effettuano il 13,54%, quelle dei supermercati 24,13%.
A Matera (Basilicata) le farmacie private effettuano il 13,83%, le parafarmacie private il 14,82%
A Palermo (Sicilia) le farmacie private attuano lo sconto del 8,78%, le parafarmacie private 10,02%
E per concludere a Sassari (Sardegna) le farmacie private effettuano il 6,21%, le parafarmacie private 8,24%.
Nella nostra indagine campione non si è avuto riscontro da parte di 3 Regioni (Valle d'Aosta – Abruzzo – Calabria).
Mettendo a confronto i dati delle medie di sconto nei capoluoghi regionali si registra che le farmacie, che effettuano uno sconto maggiore si trovano: in testa su tutte a Roma (18,22%), seguita da Napoli (14,43%), da Matera (13,83%) e da Trento (11,06%).
Argomentando a contrariis emerge che le farmacie che effettuano uno sconto minore, ovviamente rispetto ai farmaci presi a campione sono rispettivamente le farmacie di Treviso (2,19%), di Bari (3,89%) e di Milano (4,70%).
Sul versante delle parafarmacie ad interfacciare gli sconti più bassi di Firenze (7,50%), di Sassari (8,24%) e di Palermo e di Treviso (10,02%), abbiamo in pole position Trento (25,57%), poi Genova (24,19%), seguita di pari passo da Perugia (24,17%)
Ne deriva, con procedimento induttivo che con l'introduzione della legge sulle liberalizzazioni , ad un anno dall'apertura dei corner della salute si è creato un circolo virtuoso che ha consentito di innescare una dinamica concorrenziale con abbassamento dei
prezzi, e sconti maggiori anche nelle farmacie.
<Da questa I° indagine si evince che i cittadini consumatori hanno accolto favorevolmente le opportunità di scelta e risparmio introdotte lo scorso anno dal Governo.
Le diversità da città a città negli sconti riflettono anche il fatto che in diversi casi le parafarmacie al momento della rilevazione o non erano presenti su quel territorio o si dimostravano ancora poco influenti nelle dinamiche competitive in quanto aperte solo di recente, pertanto poco conosciute.
Osservatorio Nazionale Federconsumatori
Mauro Zanini, Silvia Mazzone, Benedetta Prandini, Tonia Barbalinardo