In Comunicati, Salute

La decisione del Tribunale di Roma, che ha sollevato il dubbio di legittimità costituzionale sulla legge 40, ci riporta a parlare di procreazione assistita. Negli ultimi dieci anni la norma è stata oggetto di ben diciannove tra sentenze e pronunciamenti, che hanno dato ragione a chi la giudica "lesiva del diritto alla salute e del principio di uguaglianza".

Ricordiamo che la legge 40 non consente la fecondazione assistita né l'accesso alla diagnosi pre impianto alle coppie fertili, anche se portatrici di malattie trasmissibili geneticamente.
Il pronunciamento del Tribunale di Roma riconosce il diritto ad avere un figlio sano e  insiste sulla inviolabilità del diritto di autodeterminazione nelle scelte procreative, tutelato dalla nostra Costituzione.

 

 

Si conferma quindi l’urgenza di affidare la norma al riesame della Consulta, soprattutto in merito agli aspetti che riguardano la procreazione assistita e la diagnosi pre impianto. 

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