Dal nuovo Governo ci aspettiamo molto in termini di crescita, sviluppo e ripresa occupazionale.
Sono elementi di cui il Paese necessita con estrema urgenza, indispensabili per imprimere una decisa svolta in direzione della fuoriuscita dalla crisi.
Bene, in tal senso, l'annunciata semplificazione burocratica e la forte spinta al rinnovamento dei vertici di palazzo e della pubblica amministrazione.
Proprio per dare al Paese prospettive di ampio respiro ed un piano strategico improntato alla ripresa ed all'innovazione, avremmo preferito Ministri squisitamente politici.
L'esperienza dei tecnici, infatti, ha dimostrato soprattutto in questi anni i suoi forti limiti.
"È francamente incomprensibile, inoltre, come il Ministero dello Sviluppo Economico sia stato affidato ad una nota personalità del panorama imprenditoriale. Vorremmo far notare come il Ministro dello Sviluppo Economico sia anche, per legge, Presidente del CNCU – Consiglio Nazionale Consumatori Utenti. In questo modo, pertanto, l'organo che coordina e regola le Associazioni dei Consumatori è in mano ad un'esponente del mondo imprenditoriale." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Una curiosa anomalia che, forse, rappresenta una buona occasione per spostare la competenza del CNCU direttamente sotto alla Presidenza del Consiglio.