L'Istat rileva oggi un tasso di disoccupazione da record: nel gennaio 2014 si è raggiunto il livello più alto dal 1977, pari al 12,9%.
Supera ogni record anche la disoccupazione giovanile, che ha raggiunto quota 42,4%.
La situazione non è mai stata così drammatica.
Si tratta di un sintomo estremamente indicativo delle condizioni precarie dell'intero sistema economico. L'andamento dell'occupazione, infatti, risente della grave crisi della domanda di mercato dettata, a sua volta dalla perdita o dalla mancanza di lavoro.
Basti pensare che, secondo quanto rilevato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori la contrazione dei consumi è stata del -4,7% nel 2012, del -3,4% nel 2013, mentre nel 2014 si prevede da parte dello stesso Osservatorio un’ulteriore frenata del -1,1%.
Nell’ultimo triennio, così, la contrazione dei consumi delle famiglie toccherà un livello drammatico, pari a -9,2%.
Una diminuzione impressionante, che equivale ad una caduta della spesa di queste ultime di circa 65,7 miliardi di Euro.
Di fronte ad una contrazione della domanda interna di questa portata, le risposte del Governo devono essere immediate.
"Oggi è chiaro più che mai che il lavoro è una delle priorità assolute da affrontare. È in gioco il futuro del Paese, delle famiglie e dell'intero sistema produttivo. Chiediamo pertanto un immediato rilancio degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca, fondamentali per la ripresa dell'occupazione." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Oltre a tale aspetto è necessario intervenire immediatamente per il rilancio del potere di acquisto delle famiglie, diminuito del -13,4% dal 2008 ad oggi, attraverso una detassazione per il reddito fisso, lavoratori e pensionati.
Ogni risorsa ricavata dall'attuazione di tagli a sprechi, privilegi e costi della politica, nonché un'intensificazione della lotta all'evasione fiscale andrà destinata a tale scopo.