I dati sul turismo diffusi oggi da Unioncamere e ISNART sono gravi e confermano quanto denunciamo da anni.
Le spese per i viaggi di vacanza hanno registrato, secondo questa ricerca una contrazione del 5,7 % dal 2008 passando da una spesa per consumi da 77,4 MLD a circa 73 MLD nel 2013. Ma se a quel calo immettiamo la percentuale dei tassi di inflazione ISTAT dal 2008 al 2013 pari a un +12,8 %, allora la caduta della spesa per consumi turistici si attesterebbe a una percentuale del 18,5% rispetto alla spesa del 2008.
Una gravissima contrazione, che l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, denuncia da tempo: basti pensare che nel 2013 solo 1 italiano su 3 si è potuto permettere la “tradizionale” vacanza estiva.Se nell’estate 2008 erano 29,4 milioni gli italiani che andavano in vacanza (pari al 49% della popolazione), nel 2013 tale dato è sceso ad appena 20 milioni (ovvero il 33% della popolazione).
Un andamento dettato principalmente dalla caduta verticale del potere di acquisto delle famiglie (-13,4% dal 2008). Quest’ultimo, infatti, è un fattore determinante che sta costringendo gli italiani a modificare le proprie abitudini in ogni settore, da quello alimentare a quello turistico.
Tale tendenza non potrà che peggiorare nel corso del 2014: anno in cui si prevede un vero e proprio crollo delle presenze estive, se non si avrà una decisa inversione di rotta in tema di politica economica. Basti ricordare il tasso di disoccupazione al 12,9% e le scadenze TARI e TASI (peraltro tassa pesantissima per le famiglie).
Tale contrazione testimonia la scarsa competitività dell’offerta italiana, penalizzata da un lato da costi ancora proibitivi (che, nonostante il calo delle presenze, continuano a registrare ancora aumenti anche se contenuti) e dall’altro dalla famigerata tassa sul turismo che va eliminata (anche perché, come recentemente rilevato da Federturismo, non ha nemmeno ottenuto i risultati previsti).
Rilanciare il turismo è perciò fondamentale per la ripresa economica dell’Italia, dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Per questo è necessario agire: per la ripresa del potere di acquisto delle famiglie (soprattutto attraverso il lavoro) per una forte modernizzazione e incremento degli standard di qualità del settore turistico, nonché attivando sconti, promozioni ed iniziative tese ad incrementare le presenze turistiche