Si ripete, ancora una volta, la vicenda dell'elevato livello di arsenico nell'acqua.
Sono due i municipi di Roma Nord interessati dal divieto di utilizzo dell'acqua per uso alimentare e per l'igiene personale fino al 31 dicembre prossimo.
Oltre al danno si aggiunge, ancora una volta, la mancata trasparenza e la scarsa informazione nei confronti dei cittadini. Per questo il primo passo da compiere, oltre ad offrire soluzioni valide e provvedere a stato salute delle famiglie colpite da inefficienza amministrativa e tecnica , è quello di avviare una tempestiva campagna di informazione rivolta ai cittadini interessati.
Non basta, infatti, attivare le autobotti per il rifornimento dei residenti nei due municipi.
In tempi brevissimi bisogna dare le massime garanzie ai cittadini interessati, avviando controlli mirati e costanti per la salute pubblica.
L'amministrazione deve assumere impegni precisi sia in termini di messa a norma degli acquedotti incriminati che di manutenzione degli stessi.
È necessario, inoltre, tenere costantemente informate le famiglie sulla gestione dell'emergenza.