Riteniamo positiva la filosofia di fondo del piano del Governo. Da anni, infatti, chiediamo di tagliare sprechi, privilegi e costi della politica (vigileremo attentamente affinché ciò avvenga anche alla luce di dichiarazioni poi smentite dal Premier su tagli alle pensioni), destinando tutte le risorse ricavate all’aumento del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso, anche se auspichiamo l’allargamento ai pensionati a basso reddito.
Bisogna sgombrare il campo, intanto, dalla considerazione che tale operazione favorisca solo le famiglie, peraltro cosa positiva visto il grave impoverimento che hanno conosciuto in questi anni e secondo quanto rilevato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la contrazione dei consumi nel triennio 2012-2013-2014 tocca quota -9,2% (che equivale ad una caduta della spesa delle famiglie di circa 65,7 miliardi di Euro, pari a una minore spesa di 2.638 Euro a famiglia).
Visto, quindi, l’incremento del potere di acquisto di bassi redditi che non arrivavano alla quarta settimana del mese, praticamente tutti i 10 miliardi stanziati saranno destinati al consumo. Attraverso la ripresa dei consumi non solo si porta sollievo alle famiglie, ma si porta profitto alle imprese che producono, reddito ai commercianti che fanno intermediazione e maggiori introiti per tassazione, dovuti a un'IVA media di circa il 14%, che riportano nelle casse dello Stato, ben 1,4 miliardi.
Ma non sarà mai sufficiente ripetere- per Elio Lannutti e Rosario Trefiletti- che il nodo centrale per ridare fiato alla nostra economia rimane quello del lavoro e degli investimenti necessari, anche perché il potere d’acquisto delle famiglie viene fortemente ridimensionato dal ruolo di welfare e di assistenza che le famiglie stesse svolgono per i propri figli e nipoti disoccupati, per oltre il 42%. Ribadiamo quindi che per un mutamento di rotta e per prime risposte per il superamento dell’attuale fase di profonda crisi, si attui un serio piano di rilancio degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca, per nuove infrastrutture di telecomunicazione, per la messa in sicurezza del nostro patrimonio scolastico anche attraverso l’allentamento del patto di stabilità, non dimenticando inoltre due importanti questioni per le imprese: quali il pagamento immediato dei loro crediti e una forte semplificazione delle pratiche burocratiche. Grazie, anche alla ripresa dell'occupazione, infatti, sarà possibile risollevare ulteriormente il potere di acquisto delle famiglie, che dal 2008 ad oggi ha raggiunto una contrazione del -13,4% secondo le stime dell'O.N.F.