In Acqua, Energia, Gas e Rifiuti, Comunicati

Sono all'ordine del giorno, ormai, i disservizi "offerti" dalla Società Eni.

 

Le Conciliazioni, che dovrebbero essere una pratica per agevolare il consumatore nella risoluzione rapida delle problematiche, registrano invece tempi infiniti e difficilmente riescono ad arrivare ad una concreta soluzione del problema. Registriamo casi paradossali di conciliazioni in cui la società invece di tener fede agli accordi presi in fase di trattazione della controversia, invia intimazioni di pagamento e comunicazioni che nei toni in molti casi sembrano lettere minatorie.

 

Di fronte agli evidenti errori dei dati riportati in bolletta relativi alla lettura del contatore Eni non prende in considerazione le contestazioni dei consumatori, rendendosi in questo modo complice della distribuzione.

 

Oltre a ciò, vi sono ritardi sistematici nell’invio delle fatture, abbiamo segnalazioni di utenze per le quali non viene emessa alcuna fattura da mesi se non anni e c’è una scarsa chiarezza nelle fatture di conguaglio dalle quali non si riesce ad evincere quali sono gli importi addebitati o accreditati e di conseguenza la correttezza degli stessi.

 

Infine, sempre più spesso ci arrivano segnalazioni di errori nelle voci di fatturazione, come ad esempio il calcolo dell’IVA.

 

E’ evidente, quindi, che, nonostante le promesse di miglioramento la situazione continua a presentare delle grandi difficoltà, specialmente nella modalità in cui vengono gestite le problematiche da parte degli “addetti ai lavori”.

L’atteggiamento di Eni è quello di una società che non riesce, o non vuole, superare le grandi rigidità e barriere presenti al proprio interno.

 

Nonostante i tavoli aperti con le Associazioni dei Consumatori per la trattazione delle varie casistiche, considerando quanto è stato fatto finora, sembra che non ci siano effetti positivi sui consumatori domestici, che alla fine, sono costretti a pagare per l'incapacità di un'aziendale che, al contrario di quanto sbandierato, non è affatto orientata alla “Custumer satisfaction”.

 

Siamo a conoscenza del fatto che alcuni dei disservizi che abbiamo elencato sono legati anche  ai Distributori, che, come ormai segnaliamo da anni, non fanno il loro lavoro come dovrebbero, anzi, sembra che talvolta non lo facciano affatto. Ma il fatto che le problematiche siano in parte colpa di un’altra società non esonera Eni dal prendere le sue responsabilità come operatore di vendita del mercato e dal trovare soluzioni che non gravino sui cittadini-consumatori.

 

Si rinnova, verso l’ Autorità, la richiesta di maggiore vigilanza e maggiore severità nei confronti di queste Società che non sono in grado di gestire e risolvere come sarebbe auspicabile i disservizi che loro stesse generano, scaricando  il peso sulle spalle dei loro clienti.

 

Ma soprattutto chiediamo una svolta vera nei rapporti con il consumatore e le Associazioni che lo rappresentano, in caso contrario siamo già pronti a tutelare gli interessi dei cittadini denunciando pubblicamente tutte le gravi inadempienze e soprusi di Eni.

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